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Bracconieri di ricci di mare fermati a Capo Vaticano: maxi sequestro della Guardia di Finanza

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  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Pescavano di notte con autorespiratori e mezzi vietati: 750 ricci sequestrati, sanzioni per oltre 24mila euro, bracconieri di ricci di mare fermati a Capo Vaticano


Ricci di mare salvati e rigettati in mare dalla Guardia di Finanza

Capo Vaticano, 30 maggio 2025Bracconieri di ricci di mare fermati dalla Guardia di Finanza durante un’operazione notturna sul litorale della Costa degli Dei. I militari del Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia, in collaborazione con il Comando Provinciale, hanno sorpreso quattro soggetti provenienti dalla Sicilia intenti nella pesca illegale di ricci di mare, attività vietata soprattutto nei mesi di maggio e giugno.

L'intervento è scattato grazie alla segnalazione della Capitaneria di Porto: i sommozzatori della Stazione Navale, saliti a bordo di un battello d’intervento, hanno raggiunto le acque antistanti Capo Vaticano, sorprendendo due pescatori subacquei con autorespiratori e trascinatori subacquei a scoppio. I due, notati in flagrante mentre raccoglievano ricci di mare, hanno tentato la fuga ma sono stati raggiunti dai militari a nuoto.



Nel frattempo, una pattuglia del 117 e una squadra della Stazione Navale, intervenute da terra, hanno bloccato altri due complici che fornivano supporto logistico da riva. Complessivamente, sono stati sequestrati 750 esemplari di ricci di mare, per un valore commerciale di circa 1.200 euro, oltre a tutta l’attrezzatura da pesca subacquea.

I bracconieri di ricci di mare sono stati sanzionati con multe per oltre 24.000 euro. Gli echinodermi, ancora vivi, sono stati rigettati in mare dopo il parere favorevole del veterinario dell’ASP, per favorire il ripopolamento e proteggere l’ecosistema marino locale.

La Guardia di Finanza ha ricordato che la pesca notturna dei ricci di mare, oltre che dannosa, è vietata dalla normativa vigente proprio per salvaguardare le specie marine e tutelare la leale concorrenza nel settore ittico.

Le attività di controllo della componente aeronavale del Corpo continueranno in tutta la Calabria nelle prossime settimane, con l’obiettivo di contrastare la pesca illegale e promuovere pratiche sostenibili a tutela dell’ambiente e dei consumatori.





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