Bonifati, in apprensione per le sorti della chiesa dell'Annunziata dopo i crolli
Nei giorni scorsi, un incontro per fare il punto tecnico della situazione
BONIFATI – 1 feb. 23 - La popolazione di Bonifati da alcuni giorni è in apprensione per la Chiesa dell’Annunziata. Ha aspettato con fiducia notizie in merito alla messa in sicurezza del luogo Sacro chiuso ai fedeli da alcuni anni che, ricordiamo, ha subito il crollo di parte della copertura e delle mura portanti. La fiducia dei parrocchiani è posta verso il Vescovo, monsignor Leonardo Bonanno che, già in passato, si è mostrato in più occasioni vicino alla popolazione di Bonifati. Conosce bene la devozione dei bonifatesi. Monsignor Bonanno, ha già fatto un grande dono, sostengono a Bonifati, nominando parroco don Guido Quintieri che, oltre ad occuparsi delle anime, presta attenzione anche alla manutenzione delle Chiese e delle varie opere sacre. In paese dopo i primi giorni del crollo sta ritornando ottimismo e la fiducia.
Nelle varie discussioni di piazza sull’argomento in questione, spesso si sente dire: “monsignor Bonanno con l’aiuto del Signore provvederà alla sistemazione dell’Annunziata e non ci abbandonerà”. Nei giorni scorsi, a San Marco c’è stato un incontro, voluto dal Vescovo Bonanno. Erano presenti anche don Guido Quintieri, parroco di Bonifati,don Andrea Caglianone, direttore dell’ufficio tecnico della Diocesi ed i tecnici ing. Stefano Cittadino e l’arch. Giovanni Terranova. Un incontro operativo che ha definito i tempi ed i modi degli interventi che saranno effettuati a breve per il tramite un ditta di fiducia abilitata a detti lavori. «Dopo aver saputo del crollo - ha dichiarato don Guido Quintieri - ho ringraziato il Signore che sia avvenuto quando non vi transitavano pedoni ed autoveicoli che avrebbero potuto colpire gli stessi fedeli -adesso continua don Guido- dobbiamo ripartire con grande fiducia, confido nella grande disponibilità del Vescovo e dell’ufficio tecnico diocesano per l’esecuzione dei lavori necessari per la sistemazione della chiesa che inizieranno a breve. Ringrazio i parrocchiani per l’indispensabile testimonianza di fede e di servizio, dimostrando di far parte di un’unica comunità che deve ripartire tutti assieme e nutrire grande fiducia e speranza».