Sequestro da 12 milioni per peculato nel settore dei giochi telematici a Cosenza
- miocomune.tv

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Operazione congiunta dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dei Carabinieri: sotto sequestro beni e conti, per un valore di 12 milioni, di una società di Cosenza che gestiva apparecchi nel settore dei giochi telematici
6 novembre 2025
Blitz coordinato dalla Procura di Cosenza
A Cosenza, in un’operazione congiunta, il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con il supporto dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, ha eseguito oggi, 6 novembre 2025, un decreto di sequestro preventivo nel settore dei giochi telematici per un valore complessivo superiore ai 12 milioni di euro. Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura della Repubblica, riguarda un operatore economico attivo nel settore della gestione di apparecchi di giochi telematici da intrattenimento con vincite in denaro.
L’ipotesi di peculato e il prelievo erariale PREU
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’imprenditore – legale rappresentante di una società con sede in provincia di Cosenza – sarebbe coinvolto nell’ipotesi di peculato per somme relative al Prelievo Unico Erariale (PREU), l’imposta applicata sulle giocate.L’attività investigativa ha permesso di ricostruire, in fase cautelare, presunte condotte sistematiche di appropriazione di denaro appartenente all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.
Doppie registrazioni e schede clonate negli apparecchi
Gli inquirenti hanno ipotizzato che, attraverso una doppia registrazione delle somme giocate nei terminali collocati in diversi esercizi commerciali, fosse possibile nascondere parte degli incassi. Il meccanismo – reso possibile da una presunta “scheda clonata” – avrebbe impedito che tutte le giocate venissero registrate nella rete nazionale, consentendo così al gestore di trattenere indebitamente parte del PREU.
Controlli capillari e sequestri in provincia di Cosenza
Durante i controlli, condotti in numerosi comuni del territorio cosentino, sono stati sequestrati 145 apparecchi da gioco risultati manomessi o dotati di doppia scheda, oltre a 81.000 euro in contanti trovati all’interno delle macchine.Le verifiche, eseguite con il supporto tecnico della So.Ge.I. per l’analisi dei flussi di gioco, hanno permesso di quantificare in oltre 50 milioni di euro l’imponibile evaso, di cui circa 12 milioni relativi all’imposta PREU non versata.
Procedimento ancora nella fase preliminare
Il procedimento penale, attualmente nella fase delle indagini preliminari. L’operazione conferma l’impegno congiunto delle istituzioni nel contrasto alle frodi nel settore del gioco telematico, comparto ad alta redditività e costante monitoraggio da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Carabinieri.
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