Scalea, unione dei comuni: secondo Angona si potrebbe partire con Santa Maria del Cedro
Il consigliere comunale Angona vede di buon occhio una futura unione fra Scalea e Santa Maria del Cedro
SCALEA – 3 ago. 22 - La proposta dell'unione dei comuni, avanzata da Graziella Longobucco, trova pienamente d'accordo il consigliere comunale di Scalea Giuseppe Angona. Già in passato aveva considerato l'idea di unire almeno i due comuni confinanti: Scalea con Santa Maria del Cedro. Secondo il consigliere comunale Angona, perfetto conoscitore del territorio, l'unione comporterebbe vantaggi importantissimi.
«Unire Scalea, che ha una crescita di 250/300 abitanti ogni anno a Santa Maria del Cedro - afferma il consigliere comunale Angona - significherebbe avere un unico ente di 17 mila abitanti con 14 mila votanti, il più grande del tirreno cosentino. Un territorio che in futuro potrebbe anche esprimere rappresentanti istituzionali sia a livello regionale che nazionale.
Mi fa molto piacere - continua Giuseppe Angona - che ad interessarsi dell'argomento, ci sia Graziella Longobucco, scaleota e figlia di scaleoti. Mi auguro che anche altri cittadini di Scalea si avvicinino alla politica. Ritengo, che l'unione di Scalea con Santa Maria del Cedro, che di fatto sono già unite geograficamente, possa portare solo vantaggi, anzi ne parlavo già durante la campagna elettorale con un altro consigliere e il fatto stesso di diventare il comune più grande del Tirreno cosentino ci faceva sentire più importanti di quello che già è Scalea. Aggiungo - conclude Angona - che ne parlai con il sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, il quale mi evidenziò gli enormi vantaggi di una futura unione».
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