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Scalea, un uomo di Battipaglia deve continuare a scontare i domiciliari in Calabria

La Suprema corte di Cassazione decide in merito alla richiesta di trasferimento al domicilio in Campania: negato



SCALEA – 8 mar. 23 - Resta agli arresti domiciliari a Scalea. La Suprema corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di Danilo Corrado, 40 anni, originario di Battipaglia. L'uomo, contestava l'ordinanza del 3 ottobre 2022 del Tribunale di Salerno che aveva rigettato l'appello cautelare, confermando il provvedimento del Gup dello stesso Tribunale, con cui si rigettava l'istanza di sostituzione del luogo degli arresti domiciliari dal comune di Scalea alla sua abitazione in Battipaglia. Contro l'ordinanza, l'interessato ha proposto ricorso per Cassazione, in quanto il giudice dell'appello cautelare “avrebbe fondato il proprio convincimento su elementi travisati”. La difesa lamenta che, contrariamente a quanto rappresentato dal Tribunale di Salerno, nessun reato contestato all'imputato è stato commesso a Battipaglia, ma i reati sono stati al più realizzati a Pagani, non avendo mai operato l'associazione fuori da quest'ultimo comune.



Ulteriormente, l'ordinanza viene censurata per ulteriori elementi: il decorso del tempo dalla commissione dei fatti, avvenuti tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021; l'ampia ammissione degli addebiti resa dal ricorrente nel corso dell'interrogatorio di garanzia; l'ottimo comportamento avuto nel corso della restrizione cautelare; l'istanza di rito abbreviato; la conclusione del giudizio di primo grado con sentenza del 14 settembre 2022 che ha cristallizzato i fatti . Si è evidenziato, inoltre, che l'imputato è affetto da grave patologia. Infine, la difesa lamenta le precarie condizioni economiche del ricorrente, che gli impediscono di proseguire con il pagamento del canone di locazione dell'alloggio a Scalea, per cui in poco tempo dovrà lasciare tale abitazione e, di conseguenza, gli sarà applicata la misura cautelare carceraria.



Secondo la Cassazione, il ricorso è inammissibile: “La motivazione del Tribunale del riesame di Salerno risulta essere congrua e adeguata, in quanto evidenzia che l'istanza non può essere accolta, dal momento che nella zona di Battipaglia le esigenze cautelari sussistono in modo particolarmente intenso, posto che il ricorrente è stato ritenuto partecipe del sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti, ruotante intorno alla figura di Giacomo De Risi, in veste di acquirente abituale e gestore di una piazza di spaccio, localizzata nel comune di Battipaglia. Infine, gli ulteriori elementi menzionati dalla difesa, quali lo stato di salute e lo status economico, risultano essere richiamati in base a mere asserzioni, prive di alcun riscontro documentale”.



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