Praia a Mare, "progetto Praia": «esclusi dalla tavola rotonda sull'ambiente»
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Praia a Mare, "progetto Praia": «esclusi dalla tavola rotonda sull'ambiente»

La polemica del movimento di Praia a Mare sull'incontro dedicato ai temi ambientali



PRAIA A MARE – 24 nov. 21 - Se si discute di ambiente, bisogna trattare anche il tema relativo alla valle del Noce e all'impianto di smaltimento rifiuti. Le bacchettate all'amministrazione comunale di Praia a Mare arrivano dal movimento cittadino denominato “Progetto Praia”. La polemica è lanciata in concomitanza con il convegno in programma domani sul tema: “Transizione ecologica tra mare e ambiente. Buone pratiche e progetti per un futuro più sostenibile”. “Come si può pensare ad un futuro sostenibile – afferma Progetto Praia - se c’è il serio rischio di una nuova apertura dell'impianto di smaltimento di rifiuti anche pericolosi a poche decine di metri dal fiume Noce? Come mai nell’ordine del giorno non si parla proprio di tale questione ignorandola del tutto?”. Ma secondo Progetto Praia si deve guardare anche ai corsi d'acqua nel proprio territorio e viene presa in esame la situazione di un canale conosciuto con il nome “Fiumarella”, che alla foce quasi mai fa registrare livelli di coliformi nella norma, tant'è che spesso vige il divieto di balneazione a destra e a sinistra della foce. Infatti il movimento scrive: “Speriamo che il futuro sostenibile immaginato dall’amministrazione comunale praiese passi da iniziative serie e concrete per il risanamento del canale Fiumarella che, da troppi anni oramai, impone un divieto di balneazione al centro del paese di oltre un chilometro e che inizia ad essere insostenibile per l’incalcolabile danno di immagine ed economico che subisce ogni anno Praia a Mare”.


La questione polemica evidenziata dal movimento riguarda il mancato coinvolgimento nella “tavola rotonda” che, in quanto tale, secondo “Progetto Praia” dovrebbe dar voce a tutti: “Perché – si chiede - non dare la possibilità alle associazioni ambientaliste di intervenire in tale contesto in cui, tra l’altro, è presente uno dei massimi esperti italiani in tema di ambiente e buone pratiche, ovvero il presidente della Fee, Claudio Mazza?

Ci auguriamo che sia data voce a tutti e in particolare a chi, a differenza del comune di Praia a Mare, si sta battendo davvero per buone pratiche e progetti per un futuro più sostenibile.

Ovvero a tutte le sigle ambientaliste impegnate da tempo nella risoluzione del problema e che, a quanto pare, sono completamente ignorate dal sindaco di Praia a Mare”. La domanda chiave è questa: “Come si conciliano le buone pratiche sull’ambiente con la mancata adesione dell’amministrazione all’incontro del 6 dicembre presso la Regione Basilicata per la lotta contro l’apertura dell’impianto di San Sago?”.



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