Mormanno, sequestro di oltre 10 quintali di prodotti caseari: denunciato un imprenditore agricolo

Irregolarità igieniche e mancanza di tracciabilità nei formaggi e salumi. a Mormanno sequestro di prodotti caseari. L’azienda non risultava registrata nelle banche dati ufficiali

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8 novembre 2025

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Controlli dei Carabinieri Parco nel Pollino

Un’operazione dei Carabinieri del Nucleo “Parco” di Mormanno, in collaborazione con i veterinari dell’ASP di Cosenza, ha portato al sequestro di oltre 10 quintali di prodotti caseari e alimentari. L’intervento rientra in una campagna di controlli mirata a verificare la corretta etichettatura e tracciabilità dei prodotti alimentari nelle aziende agricole del Parco Nazionale del Pollino.

Durante il controllo, i militari hanno riscontrato irregolarità igienico-sanitarie e amministrative: formaggi conservati in ambienti non idonei, prodotti privi di etichettatura o con etichette riferite ad aziende inesistenti. Alcuni formaggi della grande distribuzione sarebbero stati rivenduti come produzione propria, dopo essere stati stagionati su scaffalature in legno all’interno di locali insalubri.

L’attività non risultava registrata ufficialmente

Dalle verifiche successive è emerso che l’attività agricola non risultava iscritta in alcuna banca dati ufficiale, nonostante la pubblicità su canali social. Il titolare dell’azienda è stato quindi deferito all’autorità giudiziaria con le accuse di frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti con segni mendaci e contraffazione o uso illecito di marchi.

Le sanzioni amministrative saranno definite dalle autorità competenti, mentre il sequestro amministrativo ha riguardato 1.160 kg di formaggi, 96 kg di salumi e 74 kg di spezie varie.

Tutela dei consumatori e qualità alimentare

L’intervento dei Carabinieri Forestali del Reparto Parco Nazionale del Pollino fa parte di una più ampia attività di controllo volta a tutelare la sicurezza alimentare e a sensibilizzare i consumatori sull’importanza della tracciabilità e dell’origine dei prodotti.

L’operazione conferma l’impegno costante delle forze dell’ordine nel garantire la qualità del comparto agroalimentare e nel contrastare pratiche commerciali scorrette che possono danneggiare sia i produttori onesti che i cittadini.

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