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"La Scossa": «Non c'è turismo di qualità se non si assicura una buona assistenza sanitaria»

La lettera del presidente Antonio Pappaterra al presidente della Regione Calabria, Occhiuto



SCALEA – 30 mar 23 - Non c'è turismo di qualità, se non si può assicurare assistenza sanitaria. È una questione ricorrente che viene evidenziata dal presidente del movimento “La Scossa”, Antonio Pappaterra. Quest'ultimo ritiene, come molti, che le rassicurazioni su una presenza di ospedali, guardie mediche, presidi medici rappresentano un motivo di sicurezza in più per chi decide di passare le proprie vacanze sul territorio. E, quindi, Pappaterra scrive al presidente Occhiuto. “La Sanità – scrive Pappaterra - in Calabria è a livelli da IV mondo e, purtroppo, il fatto stesso che mancano dottori, infermieri e mezzi, evidenzia un quadro, pressoché, peggiorato rispetto agli anni in cui non era Commissariata. Ciò è soltanto una conseguenza di un modello politico sbagliato e sbilanciato nei principi dell’uguaglianza, rispetto ad altre realtà che ricevono più attenzioni dal Governo e dalle Istituzioni nazionali.



Su questa scia oscura, l’ultima scelta fatta, cioè quella di aderire alla riforma Calderoli sull’autonomia differenziata, non farà altro che peggiorare il panorama di una periferia sempre più asservita al potere Lombardo. Un sistema che si arricchisce con i fondi dei poveri calabresi che emigrano per curarsi. Tuttavia – afferma La Scossa - considerando le varie difficoltà di cui è intriso un sistema da IV mondo, vorrei chiedere: come si fa a fare turismo senza sanità in Calabria e nell’alto Tirreno cosentino? Come potremo garantire ai nostri visitatori guardie mediche aperte ed efficienti nell’entroterra tirrenico, in città e comunità visitate regolarmente da oltre 200, 300 mila visitatori? Abbiamo la possibilità di essere effettivamente garantiti a livello sanitario nei prossimi mesi, o dovremo fare appello ai nostri vicini della Basilicata per avere diagnosi certe in tempi brevi, in caso di emergenza? Il silenzio, in questo caso, sarebbe già una risposta chiara per autodeterminarsi”.



Non manca, dalla Scossa, l'apprezzamento per l'impegno profuso “per incrementare il turismo in Calabria e al netto delle critiche dovute alle ingenti spese sostenute dai calabresi per esportare le nostra eno-gastronomia e le nostre bellezze nel mondo – sc rive Pappaterra - volevamo chiedere come potremo accogliere i turisti in arrivo nella stagione 2023, senza un minimo di garanzie sanitarie nel territorio: specie nel Tirreno cosentino? Occorre sottolineare che noi de La Scossa siamo stati fortemente entusiasti della“chiamata alle armi” di medici provenienti da altri Paesi del mondo e da Cuba: per noi questa scelta rappresenta una vera soluzione rivoluzionaria alle ataviche burocrazie parassitarie che aleggiano nel sistema che lei stesso, solo attualmente, rappresenta”.



Antonio Pappaterra, presidente de "La Scossa"

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