Buonvicino, la minoranza attacca: “Rete viaria nel degrado e rifiuti ovunque”. La sindaca Barbiero replica duramente
- miocomune.tv
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Diffida formale del gruppo “Buonvicino nel cuore” all’amministrazione comunale. La sindaca Barbiero: “Accuse demagogiche e lesive”

Buonvicino, 23 giugno 2025 – Sale la tensione politica nel piccolo centro collinare del Tirreno cosentino. Il gruppo di minoranza consiliare “Buonvicino nel cuore” ha inviato una diffida formale all’amministrazione comunale, denunciando degrado della rete viaria, rifiuti abbandonati e soprattutto assenza di risposte da parte del Comune.
«Silenzio istituzionale inaccettabile», scrivono nella nota i membri della minoranza, annunciando l’intenzione di rivolgersi alla Prefettura.
A replicare è la sindaca Angelina Barbiero, che con una lunga nota ha espresso “inevitabile e forte sgomento” per le parole utilizzate dall’opposizione. «Incomprensibili e immotivate esternazioni – ha dichiarato – che necessitano di precisazioni».
Le segnalazioni e la risposta della sindaca
Secondo Barbiero, le due comunicazioni della minoranza – inviate il 9 e il 13 maggio – erano semplici segnalazioni, prese in carico dagli uffici competenti e inserite nel programma degli interventi in base alle priorità e alle risorse disponibili.
«Una segnalazione – ha spiegato la sindaca – non implica una risposta automatica o entro termini specifici». Di conseguenza, una diffida con termine di 15 giorni e l’accusa di omissione di atti d’ufficio sarebbero, per Barbiero, infondate e prive di elementi giuridici concreti.
Accuse "lesive dell'immagine del Comune"
Nel comunicato, la prima cittadina di Buonvicino ha definito le espressioni contenute nella diffida “lesive dell’immagine e della reputazione” dell’ente e dei suoi funzionari.
La sindaca sottolinea inoltre che in un contesto democratico è inusuale che una minoranza “diffidi una maggioranza ad adempiere”, trasformandosi – testuali parole – in “una sorta di esattore”.
La gestione amministrativa: tra emergenze e programmazione
Barbiero ha ricordato l’attività amministrativa in corso, tra documenti di programmazione regolarmente approvati, appalti affidati, servizi attivi e manutenzioni calendarizzate. I ritardi lamentati, come lo sfalcio dell’erba o la pulizia delle cunette, erano previsti per l’inizio di giugno, quindi – a detta della sindaca – non si possono imputare a incuria.
«Le affermazioni contenute nella diffida – conclude – hanno un tono volutamente denigratorio, e rischiano di danneggiare ingiustamente l'immagine pubblica del territorio».