Arresto a Villa San Giovanni: corriere fermato con sette chili di droga diretta in Sicilia
- miocomune.tv

- 3 ore fa
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Droga, blitz della Guardia di Finanza di Reggio Calabria: scoperti a Villa San Giovanni panetti di cocaina e hashish nascosti tra la merce di un autoarticolato diretto in Sicilia, un arresto

5 novembre 2025
Un arresto per droga, fermato un corriere a Villa San Giovanni, la Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha portato a termine un importante sequestro di droga nell’area portuale di Villa San Giovanni, dove è stato arrestato un corriere diretto in Sicilia con un carico di circa sette chilogrammi di sostanze stupefacenti.L’uomo, un 54enne residente in provincia di Ragusa, è stato fermato in flagranza di reato e condotto nel carcere di Arghillà.
Il controllo ai traghetti
Il blitz è scattato nell’ambito di un più ampio piano di controllo economico del territorio, che interessa in particolare le zone portuali e aeroportuali della provincia.Nei pressi degli imbarcaderi, i militari della Compagnia di Villa San Giovanni, con il supporto delle unità cinofile antidroga del gruppo “Pronto Impiego” di Reggio Calabria, hanno fermato un autoarticolato diretto ai traghetti per la Sicilia.
Il comportamento sospetto del conducente e una manovra azzardata hanno attirato l’attenzione dei finanzieri, che hanno deciso di procedere a una perquisizione approfondita.
La scoperta: cocaina e hashish nascosti tra la merce
Grazie al fiuto dei cani antidroga Syria e Quixy, i militari hanno scoperto una scatola ben occultata nel rimorchio del camion, nascosta tra colli di merce destinata a vari esercizi commerciali.All’interno, sei panetti di cocaina del peso complessivo di 6,5 chili e mezzo chilo di hashish suddiviso in cinque panetti.
Il valore di mercato stimato della sostanza, secondo gli investigatori, supera un milione e mezzo di euro.
Sequestri e indagini in corso
Oltre alla droga, sono stati sequestrati il mezzo e il telefono cellulare del corriere, considerati elementi chiave per ricostruire la rete dei contatti e le rotte di approvvigionamento.Le indagini proseguono sotto la direzione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, con l’obiettivo di individuare i canali di provenienza e i destinatari finali dello stupefacente in Sicilia.
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