Scalea, cucciolo lanciato in mare: la denuncia di "Gaia, animali, ambiente”
Scalea, cucciolo lanciato in mare: salvato da una giovane bagnante di Acerra

SCALEA - 1 luglio 23 - Nessuno vuole prendersi il cucciolo che porta con sé e lo lancia in mare. E' quanto accaduto sul litorale di Scalea, nella centralissima zona della scogliera dell'Ajnella. Intorno lale ore 13.00 di giovedì, sulla spiaggia dell'Ajnella un uomo passeggiava lungo la battigia con un cane al guinzaglio ed un piccolo cucciolo in braccio. Proponeva il “regalo” ai bagnanti presenti. Dopo aver avuto alcuni dinieghi, l’uomo avrebbe lanciato con forza il cucciolo in mare. Alla vista di tale gesto, una giovane ragazza di Acerra si è tuffata in acqua e dopo diverse bracciate è riuscita a recuperare il cucciolo, mettendolo in salvo.
Scalea, cucciolo lanciato in mare: l'intervento di "Gaia, animali ambiente"
Immediatamente la giovane, insieme ai suoi amici, ha contattato le forze dell’ordine. Probabilmente impegnate in altri servizi. Non vedendo giungere nessuno, i giovani, hanno ben pensato di avvisare l'associazione Gaia, animali e ambiente Calabria. Non c'è stata l'opportunità di poter denunciare sul posto l'accaduto alle forze dell'ordine. E Così i volontari, attorno alle ore 16.00, hanno deciso di portare il cane ad un centro veterinario di Scalea per le cure del caso.
Scalea, cucciolo lanciato in mare: l'ennesimo episodio di maltrattamenti

“Questo è l’ennesimo episodio che vede coinvolta la cittadina di Scalea – commentano dall'associazione Gaia -. Già nei giorni scorsi un cagnolona di maremmano era stata picchiata e lasciata in fin di vita; anche in questo caso salvata dai volontari che si sono assunti tutti i costi delle cure. Nel caso del maremmano gli autori del gesto sono rimasti ignoti; mentre in quest'ultima vicenda del cucciolo si è riusciti ad identificare l’autore del gesto e gli avvocati di Gaia Lex Calabria hanno già ricevuto mandato di procedere alle azioni legali. Per l'ennesima volta evidenziamo come, nonostante le numerose chiamate, nessuna delle istituzioni preposte è intervenuta, dimostrando disinteresse”.