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Scalea, alla ricerca dei "dimenticati", la minoranza sceglie la discarica di "Piano dell'Acqua”

Aggiornamento: 24 nov 2023

Scalea, iniziativa della minoranza: alla ricerca dei "dimenticati"; la minoranza sceglie la discarica di "Piano dell'acqua" sulla quale sono calati i silenzi


Scalea, iniziativa della minoranza: alla ricerca dei "dimenticati"; la minoranza sceglie la discarica di "Piano dell'acqua" sulla quale sono calati i silenzi
La discarica di Piano dell'Acqua quando era attiva

SCALEA – 23 nov. 23 - In giro per la città di Scalea, alla ricerca dei “dimenticati”, la minoranza sceglie la discarica di "Piano dell'Acqua" sulla quale è calato il silenzio. E' l'iniziativa del gruppo di opposizione in consiglio comunale “Per Scalea”, con capogruppo Angelo Paravati. L'obiettivo è evidenziare le carenze che spesso si trovano nelle aree periferiche, ma, secondo i consiglieri di minoranza, anche in zone centrali del territorio. La prima visita è stata dedicata ad un luogo simbolo di battaglie. La discarica di Piano dell'Acqua. In quella collinetta sorge una ulteriore collina artificiale costruita sulla ormai famosa “terza buca” e fatta di rifiuti provenienti da varie zone di Italia accumulati soprattutto verso il 2008, 2010. e i consiglieri di minoranza ricordano anche il dibattito sviluppato di oltre un anno, al quale partecipò anche uno dei massimi dirigenti regionali.



È ora una zona dimenticata? Secondo “Per Scalea” sì: “Da allora – commentano - è calato il silenzio, dopo che, pomposamente, era stata annunciata l'immediata bonifica, con promessa di quel dirigente di implementazione del finanziamento nel frattempo perduto per anni di incuria. Non solo, ma nulla è stato fatto in termini di sicurezza di emergenza od operativa da parte di chi è responsabile al fine di gestire l'eventuale espansione della contaminazione, sempre se realmente in essere. In compenso – ricorda il gruppo di minoranza Per Scalea - i soldi per la progettazione sono stati finanziati, ma di essa nessuno sa niente, solo foto di propaganda”. E poi il gruppo di minoranza chiede se “Quei dati sono ancora validi? Qualcuno ha controllato, tra una inaugurazione del nulla ed altro?



Lungi dal ricercare colpe in qualcuno, anzi, ma quel che mi sembra strano – commenta il capogruppo Angelo Paravati - è che nessun assessore, nel tour regionale di qualche giorno fa, come si legge nel loro post propagandistico, abbia portato all'attenzione della Regione la problematica.

Eppure se ci fosse realmente un'emergenza non credo che una Regione che distribuisce milioni di euro per le reti idriche, non possa attuare interventi straordinari per le acque sotterranee.

Vien da credere che la discarica non è mai stata e non è pericolosa; che si è trattato di un

allarmismo ingiustificato. Perché se così non fosse, ricordo loro che la contaminazione non rispetta i tempi, i confini e non fa anticamera, ma continua, implacabile, la sua nefasta attività”.



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