Lupara bianca: cinque arresti per la scomparsa a Cosenza di Massimo Speranza
- miocomune.tv

- 3 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Indagini della Dia ad un punto fermo per un caso di lupara bianca del 2001: cinque arresti per la scomparsa di Massimo Speranza, il brasiliano

Cosenza, 3 aprile 2025 - Ordinanza di custodia cautelare in carcere per cinque indagati, sarebbero emersi a carico degli indagati gravi indizi per l'omicidio a Cosenza, con “lupara bianca”, di Massimo Speranza, alias “Il Brasiliano”.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, con il supporto del personale del centro operativo della Direzione investigativa antimafia di Catanzaro. L'omicidio di Massimo Speranza, "Il brasiliano", è stato commesso nel settembre del 2001.
Le indagini
Le misure cautelari sono intervenute a seguito degli approfondimenti investigativi delegati al personale del centro operativo Dia di Catanzaro. Analisi e riscontri di dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia che hanno consentito di ricostruire le diverse fasi dell'omicidio e
delineare, a livello indiziario e cautelare i ruoli rivestiti dai presunti responsabili, ritenuti, a
livello indiziario, mandanti ed esecutori dell'omicidio, commesso con le modalita
della cosiddetta "lupara bianca", nonche la dinamica e la causale dell'omicidio.
La scomparsa
Massimo Speranza, 44 anni, è scomparso l'11 settembre del 2001, senza lasciare alcuna traccia. Sarebbe stato ricostruito il movente maturato nel contesto mafioso riconducibile alla cosca cosiddetta degli Zingari di Cosenza con l'avallo dell'articolazione 'ndranghetistica degli zingari di Cassano, in quanto la vittima, pur abitando in via Popilia a Cosenza, zona caratterizzata da una
forte presenza Rom, era ritenuto molto vicino al clan contrapposto degli "italiani" e sospettato di aver divulgato informazioni riservate riguardanti il gruppo Rom.
Le contrapposizioni nel clan
Si tratta di una vicenda maturata nel periodo in cui, nella citta dei bruzi, vi era una forte contrapposizione tra il clan dei Rom e quello degli italiani, della quale costituiva episodio emblematico la cosiddetta strage di via Popilia, avvenuta l'11 novembre 2000. In tale fase di forte fibrillazione, il giovanissimo Massimo Speranza, sospettato di delazioni, sarebbe stato attratto in una trappola, ordinata ai suoi danni, dai presunti responsabili dell'omicidio che lo avrebbero condotto da Cosenza nella zona di Cassano allo Ionio, con il pretesto di fargli "testare" una partita di stupefacente di particolare qualita.
La scomparsa del "brasiliano"
In particolare, partiti da Cosenza, dopo una breve sosta a Lauropoli, Massimo Speranza veniva condotto ad Apollinara e, da qui, a San Demetrio Corone, dove veniva attinto da colpi di arma da fuoco con il successivo occultamento del cadavere.
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