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Katarion, la tentata estorsione a San Nicola Arcella

L'episodio di tentata estorsione nei confronti di una cooperativa che si occupava di pulizie in un complesso residenziale

SAN NICOLA ARCELLA – 11 mar. 21 - Le pressioni di Pasquale Napoli e della moglie Anna Maria Sollazzo su un imprenditore, titolare di una cooperativa che si occupava della pulizie delle camere in un noto complesso turistico di San Nicola Arcella, fanno parte della corposa ordinanza che ha portato all'operazione di ieri denominata Katarion. “L'attività di captazione ha subito evidenziato in maniera chiara gli effetti dannosi dell'azione criminosa attuata nei confronti del denunciante da Pasquale Napoli e dalla moglie”, si legge.



“Al fine di evitare ripercussioni, consapevole dell'esistenza di un ampio contesto criminale”, la vittima avrebbe rifiutato l'assunzione del servizio di pulizia delle camere nel complesso edilizio di San Nicola Arcella. Nelle conversazioni captate in entrata ed in uscita sull'utenza della vittima, sarebbe emerso tutto il timore per la richiesta estorsiva subita, “seguita dalla frustrazione e dal rammarico di dover lasciare un'attività già intrapresa che lo induceva ad esprimere il proposito di trasferire la proprie attività altrove”. La vittima del tentativo di estorsione, infatti, “intenzionato a cedere il servizio per la pulizia delle camere nel predetto complesso edilizio, in data 15 giugno, contattava telefonicamente la titolare di una piccola impresa di pulizie, con la quale iniziava una trattativa per la cessione del servizio di pulizia delle camere nel complesso edilizio di San Nicola Arcella. In tale contesto, emergeva chiaramente che l'imprenditore, vinto dal timore delle possibili conseguenze derivanti dalla richiesta estorsiva subita, per non avere problemi, decideva di cedere il servizio”. Fra le intercettazioni, lo sfogo del denunciante con un'amica alla quale confidava che "...a causa di questo lavoro mi sono fatto nemiche persone, ho subito quell'intimidazione che ti dicevo...”. La notizia dell'abbandono del servizio da parte dell'imprenditore avrebbe generato “chiare minacce” da parte di Pasquale Napoli.



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