Paola, violenza in carcere: un detenuto devasta la cella e ferisce alcuni agenti
Aggiornamento: 30 gen 2024
Violenza in carcere a Paola, un detenuto è andato in escandescenza: devasta la cella e aggredisce e ferisce alcuni agenti di polizia penitenziaria. La condanna del Sappe
🔵 segui le notizie sul canale whatsapp di miocomune ➡️
PAOLA – 23 gen. 24 -Violenza in carcere a Paola: "Un detenuto di origine rumena, andato in escandescenza devasta l'intera cella, rompendo tutte le suppellettili e buttando nel corridoio i detriti. Dopo essersi procurato tagli sul corpo, ha anche incendiato alcuni dei suoi effetti personali minacciando di darsi fuoco. Grazie all'immediato intervento del personale di polizia penitenziaria, che ha spento il principio di incendio e disperso quanto depauperato, si è evitato il peggio" E' quanto fa sapere il vice segretario regionale del sindacato di categoria, Sappe, Salvatore Panaro. Prima di essere stato trasferito in un altro reparto l'uomo con in mano una lametta ha continuato a inveire, lanciando minacce, contro la polizia penitenziaria. “Una volta contenuto, l’uomo è stato accompagnato nel Reparto di assegnazione. Ma appena entrato in cella, ha iniziato a dimenare la testa contro il muro”.
La polizia penitenziaria è dovuta nuovamente intervenire “per contenere la violenza, ma l’uomo vi si scagliava nuovamente contro, aggredendoli con ferocia. Durante la concitata fase un agente è caduto sbattendo la testa per terra e procurandosi delle ferite”. Il segretario generale del Sappe, Donato Capece esprime solidarietà ai colleghi coinvolti: «Con questi ulteriori gravi eventi critici, sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti da detenuti senza remore in fatti gravi. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutte le colleghe ed i colleghi della Casa circondariale di Paola: e questi ultimi episodi devono far riflettere i vertici dell’Istituto e della Regione. Sono semplicemente allarmanti ed inquietanti alcuni degli eventi critici accaduti nelle carceri del distretto calabrese dal 1° settembre al 31 dicembre 2023. Pensate, ci sono state 172 denunce per resistenza ed ingiuria a pubblico ufficiale, 1 caso di atto intimidatorio contro nostri Agenti ed 1 di intimidazione, 8 proteste collettive con rifiuto di entrare in cella. Ancora più gravi sono le aggressioni a poliziotti: 34 quelle che hanno visto assegnare ai malcapitati fino a sette giorni di prognosi, 1 quelle con prognosi da 8 a 20 giorni ed 1 aggressione con prognosi maggiori di 20 giorni».