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Paola-Cetraro: condizioni di lavoro insopportabili alla mensa ospedaliera.Lavoratori in agitazione

Lo stato di agitazione dei lavoratori della mensa ospedaliera proclamato dal sindacato Usb Lavoro privato



PAOLA – 25 feb. 23 - Condizioni di lavoro insopportabili alla mensa ospedaliera di Paola e Cetraro: i lavoratori dichiarano lo stato di agitazione. Supportati dal sindacato Usb Lavoro privato di Cosenza denunciano una situazione non più procrastinabile. Il personale dipendente fa riferimento alla società Ladisa, che gestisce l’appalto del servizio mensa dei due nosocomi. Affermano dal sindacato Usb Lavoro privato: “Negli scorsi mesi, abbiamo più volte rappresentato le problematiche riscontrate dai lavoratori e avanzato specifiche rivendicazioni, rimaste puntualmente inascoltate. Ci vediamo costretti a denunciare nuovamente il comportamento a dir poco improprio dei vertici dell'azienda appaltatrice.



Già informata formalmente delle nostre rimostranze nei diversi incontri tenutisi presso il cantiere di Paola, alla presenza della responsabile, Lucibello. Nello specifico – affermano dal sindacato - la società Ladisa ha inteso diminuire il monte ore dei lavoratori in servizio presso il cantiere di Paola senza alcuna comunicazione e soprattutto senza che ci sia stata alcuna diminuzione dei pasti giornalieri da consegnare all'ospedale della costa tirrenica. Scelta arbitraria e ingiustificata”. Una situazione che secondo il sindacato va analizzata e va affrontata al più presto. Tutto questo ha determinato l'avvio dello stato di agitazione. “L’appalto in questione – si legge nella nota di Usb Lavoro privato - è stato più volte oggetto, negli anni, di problematiche legate alla gestione del servizio e alle pessime condizioni di lavoro dei dipendenti. Condizioni che, al momento, non sono mutate, nonostante i tavoli di confronto avuti in Prefettura.



Ci teniamo a ribadire, inoltre, che il servizio mensa degli ospedali dell'azienda sanitaria provinciale della provincia di Cosenza rappresenta un nodo centrale all’interno dei servizi per la sanità pubblica e il peggioramento delle condizioni lavorative rappresenta un danno anche per l'utenza. A questo proposito l'Asp di Cosenza, in quanto azienda appaltante, dovrebbe, al contrario di quanto successo fino ad oggi, interessarsi realmente a questa vertenza pretendendo un repentino cambio di passo da parte della Ladisa. Pertanto – si legge in conclusione nella nota di Usb Lavoro privato - in qualità di organizzazione sindacale rappresentativa dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti della società Ladisa, annunciamo l'apertura dello stato di agitazione e l'avvio delle procedure di raffreddamento ai sensi della legge146/90. Altresì, richiediamo con urgenza un incontro al Prefetto di Cosenza, al fine di risolvere le annose problematiche rappresentate”.



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