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Corigliano Rossano, acqua sporca dai rubinetti. I cittadini vogliono sapere

La vicenda, nell'area di Schiavonea, dopo l'immissione nella rete dell'acqua del pozzo di via Vieste

CORIGLIANO ROSSANO – 4 set. 20 - LA QUESTIONE dell'acqua “potabile”a Schiavonea ha aperto una serie di polemiche. Innanzitutto perchè potabile non è e poi anche perchè la colorazione è alquanto dubbia visto che dai rubinetti viene fuori liquido giallastro e che addirittura molti cittadini lamentano che tale colorazione sia stata trasferita persino alle ceramiche delle docce e dei sanitari che hanno acquistato anch'essi un colore giallastro di difficile rimozione. In tanti si chiedono e chiedono, come mai i cittadini non sono stati avvisati sulla “possibile” scarsa potabilità dell'acqua? Perché solo adesso si scopre che può essere utilizzata solo per scopi igienici.

E' ormai noto che l'acqua del pozzo di via Vieste, nella frazione di Schiavonea, è stata immessa nella rete idrica. Le analisi, grazie all'accesso agli atti, sembrano evidenziare la non potabilità dell'acqua, confermata dalla stessa amministrazione comunale che proprio ieri ha diffuso una nota estesa ai cittadini di Schiavonea, fino alla zona porto, c on la quale si invita a non utilizzare il liquido se non per soli “scopi igienici”. I cittadini hanno lamentato, già da tempo, un cattivo odore dell'acqua che se avvicinata alle vie respiratorie, ma anche se lasciata scorrere, dava l'idea della puzza di uova marce, un po' come alle terme: acido solfidrico. C'è una lunga nota a firma di Andrea Petrelli che si conclude con l'invito rivolto all'amministrazione comunale a fare: “la prima, ed unica possibile, scelta giusta, decente, dall'inizio dell'intera vicenda: che chiuda immediatamente il pozzo”.



Dalle analisi, viene fuori che il manganese è presente con una concentrazione 7 volte più alta del valore limite stabilito nella tabella. “Manganese che, come fa sapere il ministero della Salute – ascrive nella nota Andrea Petrelli - in concentrazioni elevate conferisce all'acqua una colorazione dal giallo al nero. Che è quanto tantissime famiglie stanno lamentando, fatto di cui l'Amministrazione è a conoscenza. Inoltre, dalle analisi si riscontrano: ione ammonio e nitrito con valori 3 volte il limite, nonché batteri coliformi, che dovrebbero essere assenti, ed invece sono numerosi. Non è per una questione di gusto, tuttavia, che tali limiti sono stati introdotti – si legge nella nota -: tutte queste sostanze, quando eccedono, oltre a poter indicare un eventuale inquinamento della falda (o impianto) da attività agricole/industriali o da scarichi fognari, rappresentano di per sé un rischio per la salute. Nello specifico, concentrazioni di coliformi possono indicare la presenza di patogeni, l'ammonio e il manganese in quantità elevate sono tossiche per l'organismo ed il nitrito è inserito nelle sostanze probabilmente cancerogene (gruppo 2A). E' da precisare anche che nelle analisi non sono presenti i valori di tanti altri parametri, quali metalli pesanti ed altre sostanze tossiche come nichel, mercurio, rame, piombo, arsenico, cadmio, cianuro, la cui concentrazione è ancor più essenziale (data la pericolosità degli stessi) che sia nei limiti”. Sia dai semplici cittadini, che da parte di chi sta seguendo la vicenda, carte alla mano, vengono spontanee diverse domande, alle quali, qualcuno, visto che si tratta anche di salute umana, dovrebbe dare delle risposte.

“Come si giustificano questi dati? E' stato richiesto- si chiede all'amministrazione - all'Azienda sanitaria territoriale, come da normativa, di esprimere il giudizio d'idoneità al consumo umano prima della messa in funzione del pozzo? E questa l'ha rilasciato? Francamente pensiamo proprio di no ma, in caso affermativo, su quali basi? A queste domande deve rispondere il sindaco Flavio Stasi, il quale ben due mesi fa ci aveva promesso tali analisi, salvo poi doverle ottenere in queste incresciose circostanze. Lo stesso Sindaco disse che "nessun dirigente immetterebbe in rete acqua non potabile": a questo proposito, dia risposta pure l'Ing. Francesco Amica, responsabile dell'area tecnica ambiente energia e manutenzioni, la cui firma è presente su svariati atti riguardanti il pozzo”. Nonostante le lamentele, almeno sulla colorazione, siano iniziate da tempo, l'unica comunicazione ufficiale è quella delle ultime ore che invita i cittadini a non utilizzare l'acqua per consumo di tipo alimentare e, forse, neanche per lavarsi, visto che la conclusione è sempre la stessa: escludendo l'utilizzo anche per la cucina, chi si fa la doccia con questa acqua si lava o si sporca?

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