Bonus edilizi, decreto rilancio: illeciti per 50 milioni di euro, indagine della guardia di finanza di Vibo Valentia
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Bonus edilizi, decreto rilancio: illeciti per 50 milioni di euro, indagine della guardia di finanza di Vibo Valentia

Vibo Valentia, illeciti per 50 milioni di euro, accertati dalla guardia di finanza per bonus edilizi in merito al "decreto rilancio”


Vibo Valentia, illeciti per 50 milioni di euro, accertati dalla guardia di finanza per bonus edilizi in merito al "decreto rilancio”

VIBO VALENTIA – 22 dic. 23 – Bonus edilizi, “Decreto rilancio” la guardia di finanza di Vibo Valentia ha constatato illeciti per circa 50 milioni di euro; il nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Vibo Valentia, nel mese di dicembre, nell’ambito del coordinamento con la “Cabina di regia” istituita presso il nucleo speciale entrate della guardia di finanza per il contrasto alle frodi in materia di cessioni dei crediti d’imposta, ha avviato numerosi controlli nei confronti di diverse società operanti nella provincia di Vibo Valentia che hanno incassato i fondi previsti e stanziati dal Governo nell’ambito del cosiddetto “Decreto Rilancio”, sotto forma delle diverse tipologie di “bonus edilizi” (“ecobonus”, “sisma-bonus”, “bonus facciate”, “bonus ristrutturazioni”, etc.). In particolare, dall’analisi dei cassetti fiscali è emerso che le predette società, operanti in diversi settori, hanno generato decine di milioni di euro di crediti d’imposta per lavori edilizi mai eseguiti.”



I soggetti controllati sono stati individuati attraverso la sinergia tra Nucleo Speciale Entrate e Repressione Frodi Fiscali, che li ha evidenziati nell’ambito della “Cabina di Regia” istituita a livello centrale, coordinata dal comando generale del corpo, e il nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Vibo Valentia, che ha svolto i riscontri documentali sul campo, permettendo di accertare come i rappresentanti legali delle società sottoposte ad accertamento abbiano creato crediti d’imposta fittizi per lavori edilizi fantasma i quali, dopo una serie di “cessioni a catena” a società “cartiere” prive di reale operatività, sono stati monetizzati attraverso il sistema creditizio.


All’esito dei predetti accertamenti sono stati contestati, ai titolari o rappresentanti legali delle ditte o società sottoposte a controllo, crediti d’imposta inesistenti, generati, ceduti e monetizzati, per un ammontare complessivo di circa 50 milioni di euro, in relazione ai quali l’Agenzia delle Entrate provvederà ad emettere immediati atti di recupero. Oltre agli illeciti individuati, sono state contestate numerose violazioni alla normativa fiscale, connesse al mancato rispetto delle norme tributarie e dichiarative dei soggetti attenzionati.



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