Scalea, l'idea del porto solletica l'amministrazione comunale
Scalea l'idea del porto torna ad essere attuale, l'amministrazione comunale annuncia l'avvio delle esplorazioni
Scalea, 7 settembre 2024 - La giunta comunale di Scalea ha approvato, con deliberazione unanime, un atto di indirizzo per l'acquisizione di idee progettuali finalizzate alla realizzazione del "Porto turistico della città di Scalea". Al momento, l'amministrazione comunale non riferisce neanche il sito in cui intende realizzare l'opera, probabilmente perchè in attesa delle idee progettuali. Questione importante, invece, in quanto dalla posizione dell'infrastruttura dipendono numerosi fattori legati allo sviluppo della cittadina stessa. Negli anni, si è discusso tanto del porto di Scalea, in un paio di casi si è arrivati molto vicini alle fasi di preparazione, in altri casi la questione è anche finita nelle mani della magistratura. I siti, da sempre indicati, sono almeno tre.
Uno a nord nella zona della baia del Carpino che, appunto, potrebbe sfruttare la naturale composizione della linea di costa nella baia; attualmente è una delle aree in qualche modo comprese nel parco marino della Riviera dei cedri. Altro punto, ritenuto di grande impatto, perchè perfettamente al centro di Scalea è il porto cosiddetto di “Torre Talao”. In questo caso, le idee poste sulla carta nel corso degli anni sono state tante, ma non si è mai giunti ad un concreto avvio del progetto. Con la giunta del sindaco Mario Russo si era arrivati a progettare un intero restyling del centro di Scalea, grazie ad uno studio del professor Francini all'epoca all'Università della Calabria. Un progetto che avrebbe cambiato l'area di Torre Talao, ma anche l'attuale corso Mediterraneo che sarebbe diventato un viale pedonale. La Statale 18 sarebbe stata spostata a monte, secondo una consolidata e vecchia idea progettuale. Oggi, forse, con i fondi del Pnrr lo stravolgimento del litorale del cittadina turistica di Scalea sarebbe stato possibile.
La terza idea, anche questa, in qualche modo arrivata sui tavoli della Regione Calabria, era il porto turistico nella zona della Bruca e l'obiettivo era di legare aviosuperficie e porto turistico; all'epoca, era in fase di realizzazione il progetto dell'aviosuperficie. Duecentotrenta miliardi di lire, si diceva allora, nel 2001, buttati nelle acque del Tirreno. Un operatore economico e una serie di grandi imprenditori del “mare”, in quel periodo, erano pronti alla realizzazione, anche a costo zero, di un porto tra il fiume Lao ed il canale Varchera, ai confini con Santa Maria del Cedro ed esattamente ai piedi dell’aviosuperficie.
Durante la riunione di questi giorni, alla quale erano presenti tutti i membri della giunta di Scalea, si è discusso dell’importanza di dotare la città di un porto turistico, considerato un elemento strategico per accogliere i visitatori e stimolare il confronto culturale. Secondo quanto sottolineato nel corso della riunione, un porto turistico non è soltanto un’infrastruttura per la nautica, ma rappresenta anche un mezzo per potenziare le altre attività presenti nella zona, inclusi i centri abitati più distanti dal mare. "Il porto turistico – si legge nel documento approvato in questi giorni – aprirà Scalea al turismo internazionale, creando nuove opportunità economiche e culturali per la nostra comunità".
L'acquisizione di idee progettuali rappresenterebbe, quindi, il primo passo verso un percorso partecipato e trasparente, che mira a coinvolgere professionisti e cittadini nella definizione di un progetto strategico per il futuro di Scalea. L’atto approvato non comporta vincoli di spesa immediati per il comune, ma ha lo scopo di raccogliere proposte progettuali innovative. Il responsabile dell'ufficio tecnico comunale sarà incaricato di predisporre un avviso pubblico per sollecitare idee che possano contribuire alla realizzazione del porto turistico, un’infrastruttura che, secondo quanto espresso dalla giunta, dovrà rispettare criteri di sostenibilità ambientale e promuovere il turismo responsabile.
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