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Crosia in zona "arancione scuro”. Chiuse scuole e ludoteche

Superata a Crosia la soglia critica dei 25 casi ogni diecimila abitanti

CROSIA - 16 mar. 21 – Emergenza Covid-19, da stasera il Comune di Crosia passa in Zona Arancione Scuro. Chiuse le scuole e le ludoteche. Stop all’accesso nelle piazze, nelle aree verdi e in tutti gli spazi aperti dove è possibile fare assembramenti. Superata la soglia critica settimanale dei 25 casi ogni 10mila abitanti. Russo: «Il nostro principale obiettivo ora è quello di preservare la salute pubblica da nuovi contagi». Ordinanza in vigore fino a Domenica 21 Marzo 2021.

È quanto fa sapere lo stesso Sindaco della cittadina traentina, Antonio Russo, che ha appena firmato la nuova ordinanza con la quale viene istituita una Zona Arancio Scuro su tutto il territorio comunale.


«Gli ultimi dati che arrivano dall’Asp di Cosenza – dice il Primo cittadino – non sono affatto confortanti. Abbiamo ad oggi 28 casi accertati che si sono positivizzati negli ultimi sette giorni. Tra questi anche uno studente dell’Istituto comprensivo che ha fatto scattare le misure di quarantena (per contatto) per 6 bambini e 2 docenti. I. Inoltre, siamo in attesa di conferma su altri tre tamponi rapidi che hanno già dato esito positivo. Questi numeri, rispetto alle direttiva del Governo e del Comitato tecnico scientifico, impongono nuove restrizioni che ho subito attuato. Già da questo pomeriggio saranno chiuse le ludoteche, le piazze, gli spazi verdi della città e tutti i luoghi aperti dove è possibile fare assembramenti. Da domani, invece, tutte le scuole passeranno alla Didattica a distanza. Per tutto il resto, al momento e salvo uno scongiurabile incrementare dei casi, si farà riferimento alla normativa nazionale che vede la Calabria in Zona Arancione».



«È un momento difficile – commenta ancora il sindaco Russo – che sono certo affronteremo e supereremo con il buonsenso e la caparbietà di sempre. Un appello accorato ai nostri giovani affinché adesso, più che in altri periodi di questa lunga pandemia, mantengano fede a quell’impegno civile di tutelare le categorie più fragili. Per qualche giorno evitiamo i seflie in comitiva, evitiamo le partite a calcio nei rioni, evitiamo di riunirci a casa dei nostri amici. Ne va della salute di tutti e voi, con i vostri atteggiamenti responsabili, oggi avete l’occasione di insegnare a noi adulti il vero rispetto della vita».



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