Cetraro in ginocchio dopo l'incendio, il sindaco Aieta: "Intervenga lo Stato"
- miocomune.tv
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Dopo l’incendio dei mezzi per la raccolta rifiuti a Cetraro, il primo cittadino Giuseppe Aieta lancia un drammatico appello alle istituzioni nazionali
Cetraro, 9 giugno 2025 – Incendio dei mezzi della spazzatura, la città di Cetraro è piombata in un momento "drammatico e particolare", con una nuova consiliatura che, secondo il sindaco Giuseppe Aieta, non è iniziata nel migliore dei modi. A pochi giorni da un omicidio di "chiaro stampo mafioso efferato e feroce", ieri sera un grave incendio ha devastato nove automezzi della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti, Ecologia Oggi, scuotendo profondamente la comunità e le sue istituzioni.
Il primo cittadino, Giuseppe Aieta, ha espresso tutto il suo sgomento, parlando di "scene apocalittiche" a cui ha assistito personalmente sul luogo dell'incendio. Aieta non usa mezzi termini per descrivere la situazione, affermando che "Cetraro viva una situazione non più di ordine pubblico provinciale, ma di ordine pubblico nazionale". Un appello chiaro e diretto alle istituzioni superiori, pur ribadendo la sua "fiducia estrema nelle istituzioni" e negli inquirenti.
Il sindaco ha confessato il suo profondo scoraggiamento: "Questa città aveva raccolto un minimo di speranza che ha disperso in pochissimi giorni. Noi dobbiamo recuperare la speranza, abbiamo il diritto alla speranza. Dobbiamo avere garantito il diritto alla speranza". Ha sottolineato come gli sforzi compiuti dalla sua amministrazione, con giornate di lavoro di "14-15 ore al giorno, sono stati vanificati", insieme all'entusiasmo iniziale. "Io sono scoraggiato, sono sconfortato e però ho il dovere di provarci", ha dichiarato con fermezza.
L'appello del sindaco non è rivolto solo allo Stato, ma anche ai suoi concittadini. "Noi dobbiamo avere fiducia nelle istituzioni, dobbiamo avere fiducia nei colori di questa bandiera... Dobbiamo avere fiducia che ci venga garantito il diritto alla felicità, alla serenità, alla speranza". Aieta ha promesso un impegno instancabile da parte della sua amministrazione: "lavoreremo giorno e notte. A ciascuno il suo, avrebbe detto Leonardo Sciascia. Ognuno fa la sua parte, noi faremo la nostra, non ci risparmieremo".
L'obiettivo è la ricostruzione dell'immagine della città e la protezione del futuro dei giovani. "Noi non chiediamo di fare gli eroi, chiediamo solo di rispettare le regole, di aiutarci a tenere la città pulita, decorosa, dobbiamo necessariamente ricostruire l'immagine della città". Ha anche espresso una chiara condizione per la sua permanenza in carica: "Quando non mi sarà data più la possibilità di farlo, io impiegherò un secondo a lasciare questo posto, perché ho necessità di essere rassicurato, di poterlo svolgere con tranquillità".
Infine, un messaggio di speranza per il futuro, invitando a non perdere la poca fiducia rimasta: "vi invito a darci una mano, ecco, di a darci una mano e ad aiutarci, a starci vicini, ah, insomma, aiutarci a dare a questa città un volto nuovo che di cui ha diritto, di cui ha diritto il volto dei nostri giovani, per intenderci, dei ragazzi profumati di questa città". Il sindaco Aieta ha concluso con un forte augurio: "vi lascio un messaggio davvero di speranza che voi dovete custodire perché noi faremo di tutto perché questa speranza diventi felicità per tutti".
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