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Sparatoria al bar di Diamante: Gianluca Perugino ha agito per difendersi. Ora è solo persona offesa

Aggiornamento: 25 set 2023

Sparatoria al bar a Diamante, Gianluca Perugino aveva agito per difendersi. Posizione archiviata. Adesso è solo persona offesa


Sparatoria al bar a Diamante, Gianluca Perugino aveva agito per difendersi. Posizione archiviata. Adesso è solo persona offesa


DIAMANTE – 31 ago. 23 - Un nuovo tassello si aggiunge alla vicenda della sparatoria al bar Perugino di Diamante. Il fatto di cronaca, come è noto, risale allo scorso 4 febbraio 2022. I presunti responsabili, imputati nel processo in corso al tribunale di Paola, sono i tre fratelli Massimo De Rose, 31 anni, Alessandro De Rose, 35 anni, e Mattia De Rose, 38 anni; devono rispondere dell'ipotesi di accusa di duplice tentato omicidio e sono tutti destinatari di misura cautelare. L'ultima vicenda, però riguarda una delle parti offese che come è noto, per atto dovuto, era, in qualche modo, stato anche indagato. Il Gip del Tribunale di Paola, Rosamaria Mesiti, ha disposto, ieri, con ordinanza, l’archiviazione del procedimento penale a carico di Gianluca Perugino. quest'ultimo, pur essendo rimasto ferito, insieme al padre, nella sparatoria avvenuta nel bar di famiglia “Dal Perugino”, è risultato anche indagato del reato connesso di lesioni aggravate dall’uso di un coltello, per aver ferito uno dei tre fratelli De Rose durante i drammatici istanti della sparatoria. Sin da subito, però, la posizione di Gianluca Perugino, difeso dall’avvocato Francesco Liserre, è apparsa come un atto dovuto.



Già nei mesi scorsi, il pm titolare dell’inchiesta, Esposito, anche su sollecitazione difensiva, dopo aver accuratamente accertato le fasi cruciali della vicenda, aveva chiesto, tempestivamente, al Gip, l’archiviazione della posizione di Gianluca Perugino, ravvisando tutti i presupposti della causa di giustificazione della legittima difesa. A fronte della richiesta di archiviazione, la difesa di De Rose aveva proposto opposizione. Ieri, il Gip, a scioglimento della propria riserva, dha disposto l’archiviazione del procedimento a carico di Gianluca Perugino evidenziando, tra l’altro, “l’indubbia ricorrenza della causa di giustificazione della legittima difesa”.



In particolare, ritiene il giudice che: “senz’altro serio e attuale era il pericolo per l’incolumità di Gianluca Perugino e del padre, che costringeva l’indagato a reagire contro gli antagonisti, verosimilmente provocando, con l’uso del coltello, le ferite riscontrate alla persona offesa; reazione difensiva che, tenuto conto che in tale frangente era stata già attuata e si protraeva l’aggressione a mezzo arma da fuoco da parte dei fratelli De Rose, deve ritenersi senz’altro proporzionata all’offesa e non altrimenti evitabile alla luce della situazione in atto”. Adesso, Gianluca Perugino, resta al processo solo persona offesa e parte civile, con il patrocinio dell’avvocato Francesco Liserre.

I tre fratelli de Rose, restano ancora in carcere con l’accusa di duplice tentato omicidio aggravato da futili motivi.



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