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Sp 1, la Provincia chiama in causa la società proprietaria del terreno sull'area di frana

I tecnici della Provincia rispondono ad Italia Nostra e citano la norma regolata dal Codice della Strada. La vicenda si complica



SAN NICOLA ARCELLA – 13 dice. 22 - La Provincia di Cosenza non è responsabile dell'ostruzione della strada provinciale 1 a San Nicola Arcella. La frana, come è noto, proveniente dal costone ha invaso la sede stradale e l'arteria è rimasta da tempo bloccata. L'associazione ambientalista Italia nostra ha sollevato il problema che, in un certo senso, riveste anche questioni di sicurezza per i cittadini dell'alto Tirreno che, in caso di problemi sulla parallela Statale 18, non avrebbero alternative per raggiungere le zone a sud della fascia tirrenica dove sono ubicati, fra l'altro, tutti gli ospedali. Italia Nostra aveva chiamato in causa la Provincia di Cosenza, quest'ultima amministrazione sostiene con una nota inviata in questi giorni agli ambientalisti che i lavori tocchino alla società costruttrice che ha realizzato i fabbricati nell'area sovrastante la strada provinciale.



La Provincia di Cosenza nella persona del dirigente, Ing. Gianluca Morrone, e del responsabile del servizio tecnico viabilità, Ing. Settimio Gravina, interviene sulla questione specificando che "l'evento franoso che ha causato l'interruzione della Strada provinciale n.1 è dovuto allo smottamento di un gran quantitativo di materiale terroso di riporto ed usato come riempimento di un impluvio naturale per la realizzazione di un'area di parcheggio". Insomma, la vicenda rischia di allungarsi, se dovesse finire nelle aule del tribunale, e la strada potrebbe rimanere interrotta a lungo. La Provincia scrive al Prefetto e al sindaco di San Nicola Arcella, per conoscenza all'associazione Italia nostra e alla società immobiliare interessata. “L'evento franoso che ha causato 1’interruzione della SP 1 (Scalea-Tortora) al km 5+600, è dovuto alla smottamento (causa piogge o perdita di una conduttura) di un gran quantitativo di materiale terroso di riporto ed usato come riempimento di un impluvio naturale per la realizzazione di un’area di parcheggio di proprietà della società Immobiliare Spa”, si legge.



Si cita l'articolo del codice della strada che impone ai proprietari la giusta manutenzione delle aree laterali alle strade, sia a valle che a monte. “Questo Ufficio – si legge nella nota della Provincia -non può ripristinare la viabilità, poiché l'allontanamento del terreno presente sulla strada rappresenta il piede dell'ammasso di terra, pertanto una sua eventuale rimozione, potrebbe determinare, in caso di eventi atmosferici importanti, un ulteriore movimento franoso che arrecherebbe ulteriori danni sia alla strada che ai fabbricati sovrastanti”. Da qui, la diffida alla società: “ad eseguire con la massima urgenza i lavori di messa in sicurezza della scarpata sovrastanti la strada provinciale, mediante la realizzazione di tutte le opere necessarie a1 consolidamento del versante. Si informa la stessa società – si legge nella lettera - che, qualora si dovessero prorogare i tempi di ripristino della viabilità, questo Ente si determinerà ai fini giuridici per la richiesta di eventuale risarcimento sia per il danno materiale arrecato alla strada stessa ed alle sue pertinenze, sia al disservizio creato all'utenza ed al nostro personale su strada, che quotidianamente è obbligato a percorrere chilometri in più per la sorveglianza della strada con conseguente nocumento economico per questo Ente”.



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