Sette comuni "Spighe verdi" in Calabria; sul Tirreno c'è S. Maria del Cedro
Riconoscimento assegnato “Foundation for environmental education (Fee)”

SANTA MARIA DEL CEDRO – 11 lug. 22 - Assegnate le "spighe verdi”. In Calabria sono 7 i comuni interessati: Belcastro (new entry); Montegiordano (new entry); Roseto Capo Spulico (new entry), Crosia e poi: Santa Maria del Cedro, Sellia, Trebisacce
Sul Tirreno, quindi, il comune di Santa Maria del Cedro, non è solo bandiera blu, ma torna ad ottenere ancora una volta il riconoscimento della “spiga verde”. Anche questo riconoscimento è assegnato dalla “Foundation for environmental education (Fee)”, la stessa associazione che decide, ogni anno, sulle bandiere blu ai comuni costieri. Sono 18 i nuovi comuni in Italia e in totale 59. Questi comuni, come, in questo caso anche il comune di Santa maria del Cedro, rispettano una serie di criteri stabiliti dalla Fee, come: il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, oltre che la corretta gestione dei rifiuti e la valorizzazione delle aree naturalistiche e del paesaggio.
Comuni virtuosi, che hanno scelto di mettere in atto strategie di gestione del territorio attente all'ambiente e alla qualità della vita della comunità. E, a Santa Maria del Cedro, nel campo dell'agricoltura non si possono non citare le coltivazioni del cedro, noto in tutto il mondo, e acquistato dagli ebrei per la festa del Sukkot. Ma ci sono anche altre peculiarità del territorio che contribuiscono alle “spighe verdi”. La valorizzazione delle aree naturalistiche con progetti che l'amministrazione ha già avviato in uno stadio avanzato ed anche la corretta gestione dei rifiuti. “Il programma Spighe Verdi – si legge - è molto più che un riconoscimento fine a se stesso. È, piuttosto, un marchio di qualità che incentiva i comuni che desiderano candidarsi al premio, ad essere più attenti alla sostenibilità e al proprio patrimonio rurale. Una sorta di motore del cambiamento, in cui viene riconosciuto, all'agricoltura, un ruolo prioritario”.