Scalea, Tributi al massimo, "Per Scalea”: «Vicini a chi vive il disagio»

L'aumento dei tributi nell'analisi del gruppo di opposizione "Per Scalea” con capogruppo Angelo Paravati

SCALEA – 19 gen. 21 - Tasse e tributi praticamente al massimo, come se il comune fosse finito in dissesto. C'è andato vicino; il pericolo è stato scongiurato, ma le condizioni sono più o meno simili. Qualche mugugno si registra. Certo, l'analisi della situazione non è semplice, ma bisogna anche guardare al passato per comprendere l'attuale situazione. La nuova amministrazione è al lavoro da poco tempo. Intanto, però, dall'opposizione del gruppo “Per Scalea” arriva qualche bacchettata. Non si può aumentare il costo del servizio idrico, sostiene il capogruppo Angelo Paravati, su un semplice aumento dell'importo della fattura da parte di Sorical. Una richiesta di attendere momenti migliori e di aiutare le categorie più deboli dei cittadini era giunta anche dal consigliere Eugenio Orrico di “Scalea bene Comune”. Ma poi il tutto, inevitabilmente si risolve sul fatto di far quadrare i conti ed il “prodotto” finale delle casse comunali sono i cittadini, costretti a sostenere una situazione finanziaria catastrofica e a subire nello stesso tempo i limiti imposti dall'emergenza coronavirus. Afferma Angelo Paravati: “Fronte comune con la maggioranza contro la chiusura del poliambulatorio, ma fermamente contrari di fronte ad ogni aumento delle imposte”. Le somme sono lievitate anche rispetto agli anni scorsi. “Il nostro sostegno – commenta Angelo Paravati - a chi ne subisce disagi, talvolta notevoli, va ribadito con maggiore forza, convinti come siamo che pagare troppo non è giusto, così come non è giusto risolvere ogni problema di bilancio aumentando le imposte.

Di fronte ad una delibera di consiglio che puntava a salvaguardare gli equilibri di bilancio grazie ad un ulteriore aumento di tributi, abbiamo subito denunciato l'eccessiva facilità con la quale l’amministrazione aveva già disposto l’aumento delle tariffe delle tariffe Tari e del servizio idrico integrato con delibere della giunta comunale, e ciò senza analizzare in maniera approfondita le ragioni che avevano determinato l'aumento dei costi e senza intervenire per ridurli mediante perseguimento di maggiore efficienza nei relativi servizi o, quantomeno, per contestare l'aumento di pretese da parte della Sorical o degli altri affidatari di servizi”. Si è scelta la via più semplice, forse. Quella di chiedere la “colletta” ai cittadini. Secondo “Per Scalea”: “Non si può accettare qualsiasi aumento dei costi del servizio idrico sulla base di una semplice presentazione di fattura da parte della Sorical. Ogni aumento deve essere soggetto a controllo. Possiamo anche comprendere, che l'emergenza e i tempi stretti inducano, talvolta, a ricorrere a soluzioni facili ed immediate, ma quando si tratta di aumentare tasse già esose vorremmo che gli aumenti dei costi venissero sottoposti a rigoroso e severissimo accertamento, anche perché ne va della naturale capacità dei cittadini di far fronte a richieste talvolta veramente eccessive. Ed infatti, mentre a livello nazionale, consapevoli dei disagi di persone ed imprese, si perseguono soluzioni dirette a contenere la pressione fiscale ed a mitigare i mezzi della riscossione forzosa, a livello locale ci si è avviati al facile ricorso all'aumento dei tributi quale soluzione facile ed immediata per ogni esigenza di bilancio.

Per noi tutto questo è profondamente ingiusto e rischia di danneggiare la già debole struttura economica locale, dalla quale arrivano diversi segnali di criticità.

Nel ribadire la nostra richiesta di immediata inversione di tendenza da parte dell’amministrazione, riaffermiamo la nostra sicura vicinanza a chi vive il disagio di questa situazione, e ci disponiamo a sostenere ogni azione o soluzione politica diretta a mitigare questo stato di cose”.