top of page

Scalea, falsità ideologica rinvio a giudizio per la giunta Licursi

Aggiornamento: 27 apr 2021

Da chiarire la "presenza" contemporanea del sindaco alla riunione di Giunta e al consiglio provinciale del 29 marzo 2019


SCALEA – 23 apr. 21 - E' una coda di indagini riferita anche alle vicende che hanno poi determinato la caduta dell'amministrazione del sindaco Gennaro Licursi ed un periodo di commissariamento del comune. A rafforzare l'attività della Guardia di finanza, anche una denuncia esplicita dell'ex consigliere comunale Renato Bruno, anche esponente all'epoca del movimento Cinque stelle. La vicenda nasce dalla “doppia” presenza del sindaco e consigliere provinciale Gennaro Licursi contemporaneamente in una riunione di Giunta al comune di Scalea e al Consiglio provinciale a Cosenza, alle ore 12.00 del 29 marzo del 2019. Un fatto certificato dai verbali prodotti dal comune di Scalea. Per gli avvocati difensori si tratterebbe di un mero errore di trascrizione nel verbale della Giunta suffragato anche da altri particolari contenuti nel brogliaccio.



Ma questo evidentemente sarà argomento di discussione durante le udienze che si svolgeranno al tribunale di Paola. A confermare la presenza del sindaco, alle 12.00 del 29 marzo, a Cosenza, anche alcune testimonianze e probabilmente il verbale della seduta di consiglio provinciale. Ai sette indagati viene contestato il reato di falsità ideologica in concorso. Per tale vicenda sono stati rinviati a giudizio i componenti della Giunta dell'epoca e il segretario comunale in servizio in quel periodo. La prima udienza è fissata per il prossimo 22 giugno al Tribunale di Paola. Gli indagati sono: l'ex sindaco Gennaro Licursi; il segretario comunale Nicola Falcone; il vicesindaco dell'epoca Gaetano Zuccarello; gli assessori: Renato Lombardo, Marcello D'Amico, Roberta Orrico e Antonella Vittorino. Gli avvocati di fiducia sono: Luigi Crusco, Ugo Vetere, Pietro Sommella, Egidio Rogati e Giorgio Cozzolino. Le ipotesi dell'accusa sono due: gli indagati, quel 29 marzo del 2019 avrebbero partecipato alla riunione di Giunta sottoscrivendo il verbale e “asseverando falsamente che la seduta fosse avvenuta alle ore 12.00, mentre invece il sindaco Licursi si trovava a partecipare alla seduta del consiglio provinciale a Cosenza”. In via alternativa, contestando lo stesso reato, secondo l'accusa sarebbe stato sottoscritto il verbale “asseverando falsamente che la seduta fosse avvenuta alle ore 12.00, mentre invece era avvenuta alle ore 9.00”.



978 visualizzazioni

Comments


Miocomune whatsapp
  • Pagina Facebook miocomune
  • miocomune
  • Youtube miocomune
  • Instagram miocomune
telegram miocomune

contatto mail: miocomune@gmail.com

Iscriviti ai nostri canali per essere sempre informato
Clicca sulle icone, andrai direttamente ai nostri social

bottom of page