Scalea, consorzio: lavoratori in agitazione. Verso il fondo di integrazione salariale - Video
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Scalea, consorzio: lavoratori in agitazione. Verso il fondo di integrazione salariale - Video

Nei giorni scorsi un incontro con i sindacati per affrontare il problema. Una delibera fa scattare la protesta



SCALEA – 20 mar. 23 - “Crisi economico finanziaria dell'ente. Determinazioni”. É l'oggetto di una delibera la n. 877 dello scorso 8 marzo, che difatti certifica la situazione di disagio dei lavoratori che operano in uno stato di crisi. La decisione della deputazione amministrativa di “ricorrere all'ammortizzatore sociale del contratto di solidarietà, mediante l'attivazione dell’istituto del Fondo di integrazione salariale (FIS), previo contratto collettivo aziendale per la durata di due anni, interessando per dieci su diciannove unità lavorative, nel rispetto della tutela delle ragioni tecnico-produttive del Consorzio. “Il consorzio si legge nella delibera - sta affrontando una gravissima crisi economica e finanziaria dovuta sia ad una strutturale riduzione dei trasferimenti di risorse finanziarie da parte della Regione Calabria e sia alle difficoltà di incasso delle principali partite dei residui attivi iscritte in bilancio (crediti verso concessionario da ruoli di bonifica emessi; crediti verso enti finanziatori e diversi).



Tale situazione – si legge ancora - ha determinato un grave stato di liquidità aggravato altresì dalle continue azioni esecutive subite dai creditori titolati da sentenze del giudice del lavoro, come i dipendenti irrigui che hanno avuto la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, e del giudice ordinario, come per Enel, Hera ed altri, che hanno indotto il Consorzio a non poter adempiere agli obblighi primari e ordinari come il pagamento degli stipendi per il personale in forza, fino a raggiungere 6/7 mensilità arretrate ormai sistematiche”. L’attuale situazione di crisi economico-finanziaria, secondo la deputazione amministrativa, si traduce nella impossibilità di mantenere i livelli occupazionali esistenti con orario di lavoro full-time, registrandosi un esubero di personale impiegatizio pari a 10 unità lavorative, per come già anticipato nelle previsioni del Piano Industriale adottato il 29 marzo 2019. Pertanto, si è ritenuto opportuno ricorrere all’ammortizzatore sociale del contratto di solidarietà, mediante l'attivazione dell'istituto del Fondo di Integrazione Salariale (FIS), previo contratto collettivo aziendale per la durata di due anni.



Nei giorni scorsi, si è tenuta una riunione con i sindacati per affrontare la problematica.

Federica Petramala, segretaria generale della Flai-Cgil Pollino, Sibaritide Tirreno ha confermato che si tratta di una misura che l'ente può attivare anche senza il sindacato. Si è svolta una riunione anche a tratti abbastanza animata ed è stato fissato un ulteriore incontro a fine mese. «Abbiamo chiesto che ci vengano forniti in maniera trasparente tutti i dati del consorzio. È stato presentato un piano industriale che secondo noi è superato – ha dichiarato Petramala - perché ci sono anche tanti dipendenti che sono andati in pensione». Il consorzio avrebbe mostrato disponibilità a fornire i dati richiesti. «Una verifica – ha detto Petramala - prima dell'attivazione di una misura che in qualche modo mortifica anche le economie di famiglie, che già vivono un periodo difficile».



La stessa rappresentante della Flai-Cgil ha evidenziato il fatto che: «È necessaria la riforma dei Consorzi di Bonifica, subito, per ridare dignità ai lavoratori che da anni garantiscono la campagna di irrigazione a proprie spese. La Regione deve assumersi la responsabilità di mettere al centro i Consorzi di Bonifica, alla pari del settore dell'agricoltura. Al momento: Trebisacce è in stato di agitazione, Cosenza in stato di agitazione, a Scalea c'è l'attivazione della solidarietà, Catanzaro attivazione di solidarietà, stipendi arretrati in tutti i consorzi».

Antonio Pisani della Cisl Cosenza, ha spiegato: «Abbiamo sollevato la problematica mettendo comunque al centro la tutela dei diritti dei lavoratori e in più, il fatto che questo fondo di solidarietà debba interessare comunque tutte le categorie dei lavoratori all'interno, con una regolare rotazione, seguendo un criterio di selezione e non facendo ricadere solo il peso di questo fondo a una parte di questi lavoratori. Siamo sicuri che comunque il continuo confronto con la governance del Consorzio porti ad un accordo, un accordo che sia comunque utile a tutti».


FEDERICA PETRAMALA FLAI CGIL

ANTONIO PISANI FAI-CISL


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