Scalea, città in lutto per il carabiniere deceduto
L'ultimo saluto a Francesco Ciatto, deceduto sabato a Chioggia nella caserma dove prestava servizio
SCALEA – 21 set. 21 - E' lutto cittadino oggi a Scalea. L'intera comunità si stringe alla famiglia di Francesco Ciatto, il carabiniere di 29 anni, deceduto a Chioggia dove prestava servizio. E' lì che il giovane ha deciso di interrompere la sua esistenza terrena, alle 6 di sabato mattina. Un colpo di arma da fuoco ha svegliato la caserma dei carabinieri dove Francesco Ciatto era alloggiato. I funerali sono in programma oggi, a partire dalle ore 16.00, nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore a Scalea. Ed anche il parroco, don Cono Araugio, nell'omelia di domenica mattina ha fatto riferimento alla grave perdita per l'intera comunità. Un abbraccio per la famiglia del militare, in forza al reparto radiomobile di Chioggia.
Francesco lascia il padre, la madre, una sorella e un fratello e tantissimi amici che lo hanno conosciuto anche nella sua attività di meccanico a Scalea e di appassionato di moto. Il feretro di Francesco Ciatto è arrivato in mattinata a Scalea in chiesa, trasportato dal servizio funebre Tarallo, dove è stata allestita la camera ardente. Il comune di Scalea, sui canali social ha annunciato la dichiarazione del lutto cittadino e la sospensione delle attività programmate in giornata. Sabato scorso, i colleghi di Francesco Ciatto hanno dato subito l'allarme per cercare in un estremo tentativo di salvare la vita al compagno. Ma i medici del 118, che sono giunti rapidamente in caserma, non hanno potuto fare nient'altro che constatare il decesso. Francesco Ciatto aveva studiato sul Tirreno ed anche i compagni di scuola hanno voluto ricordare l'amico, il compagno, con il quale hanno trascorso cinque anni. Francesco Ciatto aveva poi deciso di entrare nell'Arma ed aveva lavorato in Piemonte. Poi, aveva chiesto ilo trasferimento a Chioggia per essere vicino al fratello, anch'egli militare e in servizio sempre in provincia di Venezia. L'ultima sera l'aveva trascorsa a Chioggia, in compagnia di alcuni amici poliziotti. Da quanto si è appreso, nessuno aveva intuito le intenzioni di Francesco. Il Comando dell’Arma ha espresso il cordoglio, escludendo anche che all’origine del gesto possano esservi stati problemi legati al lavoro.