Sanità sul Tirreno; a Paola, ospedale, l'amministrazione delusa: "Non erano questi i patti"
Aggiornamento: 20 lug 2023
Sanità sul Tirreno: a Paola, per l'ospedale l'amministrazione comunale del sindaco Politano non accetta i termini della nuova geografia ospedaliera #sanitàsultirreno
PAOLA – 14 lug. 23 - E' ancora la vicenda dell'ospedale San Francesco di Paola a tenere banco nel medio e basso Tirreno cosentino. Anche l'amministrazione comunale del sindaco Politano, comincia a guardarsi intorno, e, a quanto pare, dalla lettura degli atti pubblicati, viene fuori uno stato di delusione e, forse, si comincia a capire che le promesse al momento sono solo promesse, mentre il trasferimento del reparto di chirurgia a Cetraro è reale. E in una nota diffusa ieri, dall'amministrazione comunale del sindaco Politano si scorge un primo momento di delusione e di presa di coscienza.
Paola, sanità sul Tirreno: per l'ospedale, la delusione della maggioranza del sindaco Politano
“Non erano questi i patti e non siamo stati noi a venir meno alla parola data – si legge nella nota diffusa ieri - e, come abbiamo sempre detto, siamo pronti a tutelare l'ospedale San Francesco di Paola in ogni sede, anche attraverso azioni legali, proseguendo comunque nel dialogo istituzionale che abbiamo da sempre intrapreso, ritenendo le istituzioni sovracomunali relatori seri. Purtroppo, nostro malgrado, le disposizioni del presidente Roberto Occhiuto vanno in senso contrario a quelle linee sanitarie che ci erano state garantite, anzi, attualmente vedrebbero Paola ospedale secondario rispetto a Cetraro, isolando difatti un territorio, quello del basso Tirreno cosentino, che resta privo di servizi". Le aspettative, a questo punto, erano diverse ed i giochi della politica hanno in qualche modo invaso un terreno che dovrebbe vedere nei propri progetti il bene dei cittadini. E si spera che siano state tenute in debito conto tali valutazioni e non altre, nella redazione del nuovo piano.
L'amministrazione Politano, vuole chiarire la situazione e pensa di interessare anche i “tavoli” romani: “Presto – si legge nella nota - avremo un incontro con il ministro della Salute. Siamo pronti a ragionare sulla base di dati, numeri e fatturati dei due presidi ospedalieri che formano lo spoke. Inoltre - annuncia l'amministrazione comunale - ricorreremo al Tar, impugnando la modifica al Dca N.64. Abbiamo seguito un iter chiaro. Quello del dialogo istituzionale, subendo facili strumentalizzazioni che mai abbiamo preso in considerazione. Dapprima il sindaco ha incontrato i primi cittadini del Tirreno cosentino, poi ha incontrato il commissario dell'Asp Graziano, e ha dialogato diverse volte con il presidente Occhiuto, che aveva fornito rassicurazioni. Purtroppo la nostra azione, così come quella del comitato popolare, ad oggi non ha sortito gli effetti desiderati. Ci faremo sentire – conclude la nota dell'amministrazione -. Non abbiamo mai fatto calcoli e ragionamenti politici. Per tutelare l'ospedale in un'ottica di implemento dell'offerta sanitario ricorreremo al Tar e andremo al ministero della salute per far valere le nostre istanze".
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