Precetto da 900mila euro: il comune di Praia avvia una indagine per accertare le responsabilità
La Giunta comunale ha affidato all'ufficio legale una indagine conoscitiva per accertare eventuali responsabilità da colpa professionale legate all'atto di precetto della Società lavori generali
PRAIA A MARE – 5 nov. 21 - Un nuovo tassello si aggiunge alla pesante sentenza del tribunale di Paola del 3 gennaio 2020. C'è un atto di precetto notificato il 15 giugno scorso al Comune, della Società lavori generali spa per la somma di 596.297,66, detratto l’importo già conseguito, oltre interessi di mora e risarcimento del danno, liquidato, quest’ultimo, in 286.439,72 euro. Circa 900mila euro. La Giunta comunale di Praia a Mare con a capo il sindaco Antonio Praticò ha avviato in merito una “indagine conoscitiva finalizzata ad accertare responsabilità da colpa professionale conseguenti alla sentenza del tribunale di Paola n. 3/2020”. Sarà l'ufficio legale comunale ad intraprendere tale attività conoscitiva e ricognitoria, “finalizzata a verificare eventuali responsabilità da colpa professionale”. Nell'atto si ricorda che “con sentenza del 3 gennaio 2020, il Tribunale di Paola, in accoglimento della domanda riconvenzionale, proposta dalla Società Lavori Generali spa, ha dichiarato la risoluzione del contratto del 18 novembre 2002 per causa esclusivamente imputabile ad inadempimento del Comune di Praia a Mare, condannando quest’ultimo al risarcimento del danno oltre spese di lite”. Ovviamente è stato avviato un ricorso, tuttora pendente presso la Corte d'Appello di Catanzaro, che ha, “preliminarmente, respinto l’istanza formulata dal Comune di Praia a Mare di sospensione di efficacia della sentenza di primo grado”. In seguito a tale decisione la società per azioni ha instaurato una procedura esecutiva nei confronti del Comune di Praia a Mare.
“All'esito della procedura esecutiva, malgrado l'attività di resistenza opposta dal Comune di Praia a Mare – si legge - il Giudice dell'Esecuzione ha autorizzato l'assegnazione delle somme per importo equivalente. Il Comune di Praia a Mare si trova, in questa fase, a dover subire il gravissimo danno da inadempimento, per un'opera commissionata e mai completata, cui si aggiungono il danno da perdita di finanziamento, modifica irreversibile dello stato dei luoghi, esposizione espropri non perfezionati ed una sentenza di primo grado che condanna l'Ente a risarcire alla Ditta appaltatrice un importo rilevante sulla scorta di erronei presupposti, in fatto ed in diritto”. La Giunta fa ancora rilevare che: “gli scritti difensivi di primo grado, nei termini proposti per conto dell'Ente, lasciano adito a fondati timori sulla efficacia delle strategie processuali poste in essere, poi culminate nella sentenza di condanna; potenziali errori nelle strategie difensive adottate nel giudizio di prime cure – si legge ancora - si prospettano irreversibili, in quanto non sanabili in fase di procedura di gravame, attesa la natura limitata dei mezzi istruttori nel giudizio di appello ed i limiti procedurali nella formulazione di nuove domande rispetto al primo grado. Paradossalmente, l'Ente comunale da soggetto danneggiato si trova a dover subire una sentenza dai contenuti astratti e disancorati dai fatti”.