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La qualità del mare: argomento di polemica a Diamante

Rischia di finire in carta bollata la discussione sulla qualità del mare: da una parte Italia nostra e tutte le associazioni ambientaliste; dall'altra, l'amministrazione comunale che dà già incarico al legale per tutelare l'immagine della città



DIAMANTE – 10 lug. 21 - La qualità del mare, così come la problematica dei rifiuti, è uno dei caroselli che si ripete puntualmente in estate. Si torna a parlare di sporcizia, di macchie galleggianti, di altro materiale, e di inevitabili giustificazioni con le ormai famose “fioriture algali”. A Diamante, intanto, è nata una polemica che potrebbe finire sulla carta bollata. Italia nostra, controllore dell'ambiente del Tirreno, ha diffuso alcune foto di mare sporco citando Diamante. Il vicesindaco Pascale, a nome dell'amministrazione comunale, ha diffidato la Sezione dell’alto Tirreno di Italia Nostra “ad usare il nome di Diamante o a pubblicare foto di mare sporco falsamente attribuite alla città di Diamante, com’è avvenuto in una nota diffusa sui social”. “Non possiamo di fronte a questo – ha dichiarato il vicesindaco - non difenderci consapevoli che tutelare l’immagine turistica di Diamante significa difendere l’economia e il futuro stesso dell’intera comunità”.



L'alleanza delle associazioni ambientaliste ha subito preso carta e penna ed ha fatto sapere: “Le diffide strumentali del sindaco di Diamante On. Magorno ad Italia Nostra non ci fermeranno nella battaglia per difendere il nostro mare. E’ da anni che tutte le associazioni ambientaliste presenti nel nostro territorio conducono una battaglia per mantenere pulito il nostro mare ed è da anni che inascoltate dalle amministrazioni comunali, si continua ad assistere al massacro quotidiano di questa essenziale risorsa. Ci siamo uniti da alcuni mesi nell’alleanza per Salvare il Mare, di cui Italia Nostra fa parte, e abbiamo scritto più volte ai sindaci della nostra costa chiedendo che si mettessero in atto misure di prevenzione per evitare che il nostro mare venisse sporcato e inquinato da agenti esterni e dagli stessi depuratori spesso malfunzionanti”. E' una questione nota che diventa, purtroppo, argomento di discussione nel periodo più sbagliato. Proprio mentre la risorsa mare dovrebbe essere presentata come il fiore all'occhiello di questa parte di Calabria. Gli ambientalisti spiegano: “Abbiamo chiesto ripetuti interventi sul controllo degli autospurgo, sui nostri fiumi e sulle attività che vi operano senza avere allacci fognari, sulle centinaia di camper che circolano lungo le nostre strade e sulle aree di sosta, se munite di speciali vasche di raccolta dei reflui, sulle condotte sottomarine collegate a vecchi depuratori, sui depuratori che hanno scarichi diretti sul mare, sulle paranze che nottetempo operano con strascichi lungo le nostre coste che smuovono i fondali e distruggono la Posidonia, sulle centinaia di motobarche che inquinano ogni giorno concentrandosi attorno alle isole di Cirella e di Dino, sui villaggi turistici spesso non collegati alle reti fognarie.



Ora siamo in piena estate – scrivono le associazioni ambientaliste - e al di là dei proclami del sindaco Magorno e di altri sindaci, il mare nostro è, a giorni alterni, sporco. Prima di noi ambientalisti, sono proprio i turisti stessi che beffati dalle bandiere Blu, scattano foto sulle chiazze che attraversano il nostro mare e che impediscono loro di farsi il bagno. Abbiamo visto nei giorni scorsi centinaia di turisti arrabbiati che non hanno potuto far fare il bagno ai propri figli, e provasse il sindaco Magorno ad andare in questi giorni sulle spiagge e assaporare un bicchiere di queste acque”. Il sindaco Magorno nelle ultime ore ha pubblicato filmati con le acque “trasparenti” del mar Tirreno. Il vicesindaco Pascale ha diffuso una ulteriore nota, in replica agli ambientalisti, ribadendo “con fermezza la posizione già assunta dall'amministrazione comunale che continuerà ad agire con determinazione per tutelare l'immagine di Diamante da ogni tentativo di discredito, fazioso e basato su false informazioni. In tal senso, come già comunicato, è stato conferito all'Avv. Achille Ordine, incarico di difendere in sede legale la città di Diamante”.




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