Estorsione ai danni di un invalido, arrestato un uomo ad Amantea, denunciata la compagna
Aggiornamento: 6 giorni fa
Estorsione ai danni di un invalido ad Amantea, i carabinieri della compagnia di Paola hanno arrestato un uomo e denunciato la compagna
Amantea, 7 novembre 2024 – Estorsione aggravata ai danni di un invalido di Amantea, arrestato un uomo dai carabinieri della compagnia di Paola. Nella mattinata di ieri ad Amantea, i militari dell’aliquota operativa di Paola e dalla stazione carabinieri di Amantea, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Paola, coordinata dal Procuratore facente funzioni Ernesto Sassano, nei confronti di un pregiudicato 36 enne. Contestato appunto, il reato di estorsione aggravata.
I fatti
L’uomo, in concorso con la compagna 25enne, deferita in stato di libertà per il medesimo reato, tramite minacce e violenze continuate, ha costretto un 39enne invalido a consegnargli indebitamente per oltre un anno denaro ed altri beni. I carabinieri della Stazione di Amantea hanno ricevuto la segnalazione da parte di alcuni cittadini ed a seguito di un controllo hanno trovato nella disponibilità dell’arrestato una carta libretto postale intestato alla madre della vittima, anch’essa invalida, con il relativo Codice Pin.
I successivi accertamenti, condotti dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di Paola, hanno permesso di acclarare concordanti elementi investigativi circa le condotte estorsive, commesse tramite giornalieri episodi di vessazione, violenze e soprusi, per ottenere un ingiusto profitto di migliaia di Euro.
Le contestazioni
In particolare le condotte, ai danni della persona offesa, sono consistite in:
ricevere indebitamente la predetta carta libretto postale al fine di prelevare mensilmente tutta la pensione di invalidità e reversibilità della madre;
impossessarsi della maggior parte della sua pensione di invalidità;
percepire illecitamente altre somme di denaro, guadagnate dai canoni di locazione di alcune abitazioni di sua proprietà, nonché dover richiedere ad amici e conoscenti soldi contanti per soddisfare le insistenti pretese economiche degli indagati;
prendere l’autovettura della vittima, nonché ottenere il pagamento del carburante e dell’assicurazione.
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