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Esondazione del fiume Crati: l'amministrazione è intervenuta subito

In una nota, l'amministrazione comunale di Corigliano Rossano, fa il punto sull'intervento nell'area del fiume Crati

CORIGLIANO ROSSANO - 26 gen.21 - Esondazione del fiume Crati. Ben prima del sopralluogo richiesto fin dalla mattina di ieri (lunedì 25 gennaio 2021) alla Protezione Civile Regionale e che si sta svolgendo in queste ore, l’ufficio di Protezione Civile del Comune di Corigliano Rossano era intervenuto tempestivamente già dal primo pomeriggio e, di concerto con i Vigili del Fuoco, aveva ripristinato, dal tardo pomeriggio, l'argine del fiume, al fine di interrompere la fuoriuscita di acqua mediante il deposito di massi ed altro materiale.

Sul luogo erano presenti sin da subito il vicesindaco Malavolta, il dirigente Francesco Castiglione ed il responsabile Salvatore Le Pera della Protezione Civile comunale e l'assessore con delega alla Protezione Civile, Tatiana Novello che hanno costantemente monitorato la situazione, interloquendo più volte con i predisposti uffici regionali. Dalle prime ore di oggi si sta provvedendo al ripristino dell'area, dopo il sopralluogo del sindaco Stasi, assente ieri in quanto fuori Regione, ma in continuo contatto con le autorità presenti sul luogo.

Non solo: l’intervento straordinario ed urgente di messa in sicurezza, che sta continuando anche in queste ore, riguarderà anche altri punti rilevati come potenzialmente pericolosi.

In via del tutto precauzionale i Vigili del Fuoco avevano provveduto a far evacuare alcune famiglie.

Rispetto a ricostruzioni fantasiose delle ultime ore, ricordiamo che il fiume Crati presenta criticità ataviche, senza andare troppo lontano ricordiamo le esondazioni del 2003, 2008 (zona Lattughelle), 2010 (contrada Scuse, Terranova da Sibari), 2011 (Thurio) 2013 (Scavi di Sibari), 2016 (Piano di Scafo, 60 famiglie evacuate), 2018 (Thurio, Ministalla).



Del resto le “annose vicende” del Fiume Crati sono state spesso oggetto di interrogazioni regionali, l’ultima in ordine di tempo è quella del 2017, a firma del Consigliere Graziano nei confronti Oliverio, che chiedeva, tra le altre cose “quali iniziative intende avviare la Giunta Regionale al fine di effettuare una manutenzione lungo tutto il letto del fiume e mettere in sicurezza, pertanto, gli argini dello stesso nei punti in cui è palese il pericolo di cedimenti”.

Giova ricordare, infatti, che tutti i corsi d’acqua sono di esclusiva competenza della Regione e di altre istituzioni quali l’Autorità di Bacino regionale (A.B.R.), dalle quali derivano, poi, le competenze settoriali.

L’amministrazione comunale, fin dal suo insediamento, ha lavorato e sta continuando a lavorare alacremente per sbloccare finanziamenti e lavori di messa in sicurezza non solo del Crati, ma dell’intero reticolo idrografico cittadino, fermi da decenni che le amministrazioni precedenti, per altro quasi sempre dello stesso colore politico delle amministrazioni regionali, avevano semplicemente lasciato a prendere polvere. Primo risultato di questo lavoro è stata la consegna dei lavori di messa in sicurezza del tratto a monte dell’argine del Crati, che lo scorso inverno è stato già oggetto di un lavoro di messa in sicurezza nei pressi del punto in cui l’argine è stato travolto nel 2018. Si tratta di azioni, e non di elencazione di dichiarazioni di intenti come siamo ormai soliti leggere quotidianamente da più parti e di diversi colori politici, a seguito delle quali però non è conseguito nessun fatto concreto se non degli interventi di somma urgenza. Non a caso l’Amministrazione in carica ha dovuto farsi carico di lacune e ritardi titanici praticamente in tutti i settori di intervento, ritardi che ovviamente significano disagi per la comunità.



L’interlocuzione con il Dipartimento Lavori Pubblici della Regione Calabria, sia per la realizzazione definitiva dell’intervento a monte, tanto per la messa in sicurezza del tratto a valle è stata e continuerà ad essere pressante, e già nelle scorse settimane è stato chiesto un tavolo operativo per realizzare tutti gli interventi in materia di rischio idrogeologico, tanto quelli fermi da anni quanto quelli relativi a finanziamenti già intercettati dall’esecutivo in carica. Nei prossimi giorni, poi, proprio per il realizzare un piano strutturale degli interventi, si riunirà il gruppo di lavoro costituito a seguito del protocollo tra l’Autorità di Bacino ed il Comune di Corigliano-Rossano, l’unico ad aver attivato questo tipo di strumento in Calabria.

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