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Coronavirus, nuovi casi a Corigliano Rossano. Scrivono il dottor Rizzo e il sindaco Stasi

Tre focolai, con nove casi positivi. Si lavora per contenere l'espansione. "Importante avere la capacità di non farsi contagiare"



CORIGLIANO ROSSANO – 4 set. 20 – Coronavirus, in città c'è un aumento di casi. Sono almeno tre i focolai individuati. Il dirigente medico, Martino Rizzo, responsabile Igiene e Prevenzione dell’Asp, scrive sulla sua bacheca: “Sono stati effettuati a Corigliano-Rossano il 31/8 e l'1/9, 130 tamponi. Di questi 9 sono risultati positivi, avvisati, e posti in isolamento. Tutti gli altri sono negativi”. Nelle ore precedenti, sempre il dottor Martino Rizzo scriveva: Ieri ho chiesto calma e pazienza. Oggi confermo. Se ci facciamo prendere dall'ansia non risolviamo nessun problema. È forse oggi il problema ce lo abbiamo. Ho sempre detto, basandomi sull'osservazione degli eventi, che il rischio era rappresentato dai contagi di ritorno. Ma non tanto dal turista che arriva positivo, quanto dalla nostra capacità di non farci contagiare, attraverso l'applicazione rigorosa delle misure di distanziamento. Nel momento in cui qualcosa non ha funzionato, ci siamo contagiati, forse abbiamo avuto sintomi lievi o che abbiamo sottovalutato, e alla fine abbiamo trasmesso a chi ci è stato vicino il virus. Adesso che bisogna fare,: interrompere la catena dei contagi, andando ad individuare i "contatti stretti" e mettendoli in quarantena. Ed è quello che stiamo cercando di fare.

Oggi, sullo Ionio, a partire dall'8 marzo, abbiamo raggiunto il numero di 131 casi positivi. Corigliano-Rossano guida con 55 casi, 12 dei quali sono stati individuati negli ultimi 8 giorni. Solo oggi ne abbiamo avuto 7. Ma non è preoccupante il numero dei casi, ma i focolai attivi, quelli cioè in cui è ancora possibile lo sviluppo di nuovi casi. Ne abbiamo uno a Cassano e tre a Corigliano-Rossano. Nuovi casi ci saranno, allargando la ricerca, ma se non abbiamo avuto contatti stretti con i positivi non ci dobbiamo preoccupare e tutti i contatti verranno messi in quarantena proprio per evitare l'insorgenza di casi secondari. Domani ci aspettiamo risposte ad un ulteriore quesito. Ma con un po' di lavoro in più riusciremo a superare anche questa emergenza”.



L'INTERVENTO DEL SINDACO FLAVIO STASI

“Purtroppo – scriveva ieri il sindaco Flavio Stasi - non possiamo di certo esultare dal momento che, a seguito dei tamponi effettuati nelle ultime ore, altri 7 nostri concittadini sono risultati positivi.

Inutile nascondersi, non è di certo un dato confortante. Si tratta fondamentalmente di nostri concittadini che avevano contatti frequenti con i casi precedenti, a dimostrazione di come il Dipartimento Prevenzione faccia uno screening accurato per ogni singolo caso.

Tutti i nuovi positivi sono stati posti in quarantena domiciliare, nessuno presenta sintomi acuti, ed ora lo stesso Dipartimento si sta occupando di continuare a monitorare la situazione per impedire la diffusione del virus.

Sottolineo ancora una volta, anche alla luce dei dati di oggi, che non siamo in una fase di lockdown (che non vogliamo e ci auguriamo che mai si ripeta), ma allo stesso tempo non dobbiamo far finta che il virus non esista o che il lockdown non ci sia mai stato.

Questi dati non devono farci diventare catastrofici, ma devono semplicemente farci restare nella realtà, ovvero continuare a vivere le nostre vite consapevoli di dover convivere con l’esistenza di questo virus finché non avremo un vaccino.