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Corigliano Rossano, la nave quarantena è arrivata al porto di Schiavonea

Dopo le verifiche tecniche inizierà ad ospitare fino a 293 migranti con dieci cabine per l'isolamento



CORIGLIANO ROSSANO – 15 ago. 20 - E' arrivata nel primo pomeriggio di ieri la nave Aurelia Gnv destinata a diventare “nave Covid” o “nave Quarantena”. Ha attraccato nell'agevole banchina del porto della frazione di Schiavonea della città di Corigliano Rossano. Come anticipato ieri, il natante ha viaggiato con il solo personale di bordo.

Nelle prossime ore si procederà a verificare gli ambienti per destinare la nave a struttura di quarantena. Il natante è stato noleggiato dal ministero dell'Interno ed effettuerà il servizio sulle coste calabresi dedicato ai migranti. Sulla nave è al lavoro il personale dell'Usmaf, l'unità operativa del ministero della Salute. L'Aurelia diventerà quindi una “nave ospedale Covid”. Sarà effettuata, in queste ore, una visita collegiale da un comitato tecnico, con la presenza dell'Usmaf, dei Vigili del fuoco, della capitaneria di porto, dell'autorità portuale e di un ingegnere per assicurare la funzionalità e l'idoneità igienico-sanitaria della “nave quarantena”.

Verrano valutate le cabine per ospitare fino a 293 migranti con spazi dedicati ad eventuali casi di isolamento di contagiati fino ad un numero di dieci unità. Verrà organizzata una farmacia e verranno valutati altri spazi da utilizzare.

Presente, ieri all’arrivo, anche il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, che ha confermato di aver ricevuto rassicurazioni dalla prefettura che, dopo le valutazioni tecniche della commissione sulla nave, l'Aurelia si allontanerà dal porto. Il sindaco della città Jonica ha confermato però l'inidoneità dell’approdo dove mancano l'acqua potabile ed il sistema antincendio. «Buona parte degli sbarchi avvengono a sud di Crotone», ha poi detto Stasi, ritenendo che altri porti avrebbero potuto ospitare l’Aurelia. Il sindaco ha rivendicato l'importanza del porto, da considerare anche quando c'è da fare investimenti.



I gruppi di maggioranza della città jonica affermano polemicamente: “È così difficile pensare, , che la scelta determinata dai governi regionale e nazionale, ovvero quella di far stazionare la nave Aurelia presso il porto di Corigliano Rossano, sia stata dettata da calcoli elettorali, o meglio dalla pavidità istituzionale nello scegliere una destinazione più consona, col rischio di avere ripercussioni elettorali? Si vota a Reggio Calabria, porto sicuramente più idoneo del nostro, per via della presenza di una hub; si vota a Crotone, altro porto industriale dove si gioca un'altra battaglia importante nello scacchiere regionale. Dunque una scelta come questa, scaricata ufficialmente al comando della Capitaneria di Porto, può essere influenzata da valutazioni tanto distanti? Anche da questo scaturisce il clima di passerelle elettorali e surreali pose da podio, alle quali siamo stufi di assistere. Altra riflessione che sfugge ai puri e duri della sinistra ideologica, che peraltro dimentica di essere al governo del paese, riguarda proprio il tema delle migrazioni, che tuttora non è minimamente affrontato in maniera organica ed onesta nei confronti dei cittadini ed è relegato a problema d'emergenza ed allo squallido gioco di chi lasciare con il cerino in mano”.

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