top of page

Consiglio regionale, sanità, commissariamento: l'intervento di Spirlì riportato integralmente

Il discorso integrale pronunciato in consiglio regionale dal presidente facente funzioni della Giunta, Nino Spirlì.


Signor presidente, Signori Consiglieri, colleghi assessori, la malasanità calabrese non è un segreto per nessuno ormai, considerati i pessimi risultati e l’eco che raggiunge tutte le case della gente di Calabria e arriva fino a lambire le Alpi e a sorpassarle, ad attraversare i mari fino a oltre l’orizzonte.


Lo sanno tutti che la grande pena dei calabresi non è solo il rischio tremendo di ammalarsi, ma soprattutto quello, drammatico, di non potersi curare.

I calabresi nascono in Calabria, ma, se si ammalano, molto, troppo spesso, muoiono altrove. Alcuni durante il viaggio della speranza verso altre Regioni o Nazioni, tanti altri durante il disperato viaggio di ritorno. E con loro muore la fiducia della nostra gente nei confronti di chi invece, dovrebbe essere il massimo rappresentante di essa stessa: il medico.

Eppure tutto il nostro personale sanitario, (medici, paramedici, tecnici) dedica una vita intera al servizio di chi si ammala. Ma quanto è frustrante, da anni in questa terra, tentare di farlo. Ingabbiati in strutture molto spesso vetuste e sgangherate. Senza poter usufruire di strumentazioni adeguate, moderne, certe e che diano certezze.

È dura. È proprio dura la scelta, sia per chi cura, sia per chi deve farsi curare. Di chi sono le responsabilità? Sono decenni ormai che questa giostra maledetta non perde un giro. La politica, la burocrazia, i commissari, l’abitudine, i silenzi, le connivenze, le malevite. Parole. Sacchi, cataste di parole che sono servite finora per sfuggire alla cattura della verità e dei colpevoli. E la nostra gente ha lasciato su questo infernale campo di battaglia le migliori vite.

Ancora oggi è così. Jole Santelli ha avuto a cuore la sanità di questa terra, lottando fino alla fine, perché finalmente una luce potesse insinuarsi fra le nebbie. Tanto a cuore da rivolgersi accorata con una lettera straziante al presidente del Consiglio. Sapeva, Jole (lo aveva capito sperimentandolo nella propria carne), che, come amava sempre dire, ora o mai più.

E si è consegnata ancora una volta al confronto, alla collaborazione, alla disponibilità. Purtroppo la sordità dei destinatari si è trasformata in un ennesimo atto di regime nei confronti della Calabria. Pur ammettendo il fallimento del precedente commissariamento, il Governo ha deciso di decretare un nuovo commissariamento strappando alla Calabria, ancora una volta, la dignità di poter gestire la propria sanità.

Molto umilmente, e piccolo per quanto sono, io stesso mi sono permesso di offrire la massima collaborazione della Regione, al fine di evitare questo ulteriore schiaffo istituzionale. Ho proposto ai ministri Speranza e Boccia, al presidente del Consiglio Conte - e ho cercato anche l’Intermediazione del commissario Arcuri - di concederci una pausa di 10 giorni prima della firma del Decreto Calabria,  per una interlocuzione che potesse costruire la possibilità di governare insieme per un semestre una fase di trasferimento dei poteri alla Regione. Ma anche questo piccolo, forse troppo sensato tentativo non ha sortito alcun risultato. Dunque oggi è il primo giorno dei resoconti. Tiriamo le somme e diciamo come stanno veramente le cose.

Ho interpellato il dipartimento della Salute nella persona di Francesco Bevere, il soggetto attuatore dell’emergenza Covid, Antonio Belcastro, e la mia struttura, nella persona del capo di Gabinetto, Luciano Vigna (che ha buona memoria storica), al fine di potervi consegnare un accurato, ma agile, resoconto di quanto è accaduto in materia di gestione dell’emergenza Covid.

L’11 marzo, il presidente Santelli, dopo aver effettuato una ricognizione dei posti letto in Terapia intensiva, Pneumologia, Malattie infettive, provvedeva a predisporre un apposito piano di riprogrammazione individuando (col Dpgr 18/2020) per le aree Centro, Nord e Sud, i Centri Covid, e che rinnovo oggi alla luce dei tristi fatti che tutti conosciamo.

Rogliano, Paola, Rossano: 110 posti letto complessivi; Mater Domini e Tropea: 100; Gioia tauro, Locri, Melito Porto Salvo: 100.

Il 31 marzo 2020, Belcastro (allora dg del dipartimento Salute), dopo essersi confrontato con i commissari straordinari delle Asp e delle Aziende ospedaliere, comunica agli stessi che potranno provvedere al reclutamento del personale medico necessario a fronte di una spesa complessiva autorizzata di euro 18 milioni.