"Appalti e massoneria": chiuse le indagini per 16: c'è anche un nuovo capo contestato
Aggiornamento: 21 set 2021
Sono stati consegnati gli avvisi di chiusura indagini per l'inchiesta convenzionalmente denominata "Appalti e massoneria": sedici indagati
BELVEDERE – 28 ago. 21 - “Appalti e massoneria”, così è stata convenzionalmente denominata l'attività di indagine dei carabinieri della compagnia di Scalea, coordinati dal capitano Andrea Massari, con la supervisione della procura con a capo Pierpaolo Bruni. Ieri sono stati notificati gli avvisi di conclusione indagine che hanno raggiunto le sedici persone coinvolte.
Si tratta di Luigi Cristofaro, 38 anni, di Scalea, difeso dagli avvocati Italo Guagliano e Italo Guagliano Jr.; Antonio Del Vecchio, 57 anni, di Terranova del Pollino, difeso dagli avvocati Alessio e Vincenzo Bonafine; i due legali sono anche i difensori di fiducia di Giuseppe Del Vecchio, 63 anni, anch'egli di Terranova del Pollino; Maria Grazia Melega, 30 anni, di Santa Domenica Talao, assistita dall’avvocato Roberta Sette; Francesco Esposito, 37 anni, di Tortora, difeso dall'avvocato Luigi Crusco; Paola Di Stio, 46 anni, di Belvedere Marittimo, assistita dagli avvocati Roberto Le Pera e Giuseppina Carricato; Vincenzo Cristofaro, 51 anni, di Belvedere Marittimo, difeso d’ufficio dall'avvocato Alessandro Gaeta; Silvano Cairo di Belvedere Marittimo, 53 anni, assistito dall'avvocato Egidio Rogati; Giuseppe D'Alessandro, di Scalea, difeso dagli avvocati Francesco Germano e Giorgio Cozzolino; Giuseppe Marsico, 59 anni, di Scalea, assistito dall'avvocato Luigi Crusco; Marco Liporace, di Belvedere Marittimo , 43 anni, assistito dagli avvocati Massimo Raffo e Francesco Liserre; Giampietro D'Alessandro, di Scalea, 66 anni, difeso dagli avvocati Francesco Germano e Giorgio Cozzolino; Maria Petrone, 75 anni, di Scalea, difesa dall'avvocato Luigi Crusco; Raffaele Grosso Ciponte, 56 anni, di Belvedere Marittimo, difeso dall'avvocato Davide Rosselli; Giuseppe Caroprese, di Belvedere Marittimo, 56 anni, difeso di fiducia dall’avvocato Amerigo Cetraro; Giuseppe Amodeo, 65 anni, di Belvedere Marittimo, difeso dall'avvocato d'ufficio, Emma Eboli.
Sulle vicende, potrebbero esserci ulteriori indagini o comunque questioni che sarebbero all'attenzione della Procura in quanto vengono riportati degli omissis in alcuni capi di imputazione provvisoria. Bisognerà, però, attendere l'esito dell'attività del Giudice delle udienze preliminari per capire se le vicende contestate potranno essere, eventualmente, approfondite nelle aule giudiziarie o se i fatti possano essere archiviati. L'attività di indagine, come è noto, è stata coordinata dal procuratore Bruni, con la collaborazione dei sostituti Antonio Lepre e Maria Francesca Cerchiara e riguarda presunto condotte illecite sugli appalti pubblici in alcuni comuni della costa dell'alto Tirreno cosentino e della provincia di Potenza in Basilicata. E' stato inserito anche un nuovo capo di imputazione provvisoria perché tre indagati, in concorso tra loro, avrebbero falsificato la firma dell'ex sindaco Vincenzo Cascini, apposta sul timbro del comune di Belvedere Marittimo, dell'ingegnere Davide Gazzaneo, sul timbro dell’ordine provinciale degli ingegneri di Cosenza e la firma di Carmine Ruggiero, ingegnere, apposta sempre sul timbro dell’Ordine provinciale degli ingegneri di Cosenza. Le firme sarebbero state rinvenute in una cartella condivisa Google drive alla quale avevano accesso i tre indagati. I fatti risalgono al mese di luglio scorso.